DECISIONE EUROPA – Facebook e Instagram a pagamento da giugno: 156€ l’anno per continuare a usarli senza pubblicità | È la risposta alle sanzioni UE

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La novità (fonti Pixabay) - bitontotv.it

Tra poco per poter usare Facebook e Instagram senza pubblicità dovremo sborsare ben 156 euro l’anno. Il cambiamento è già in atto. 

Da giugno  gli utenti di Facebook e Instagram potrebbero trovarsi davanti a un cambiamento epocale: pagare 156 euro all’anno per una versione senza pubblicità.  Una novità che sta già facendo discutere, come era prevedibile.

La misura sembrerebbe arrivare in risposta alle recenti sanzioni inflitte dall’Unione Europea ai colossi tech, tra cui Meta, la società madre di Facebook e Instagram.

L’obiettivo è quello di costringerli a rispettare regole più severe sull’uso dei dati personali.

E la risposta di Meta è: paghi e non vedi pubblicità. Una soluzione che però non piace a tutti, soprattutto perché sembra colpire chi non può o non vuole pagare. In molti si stanno chiedendo se questa sia davvero una scelta o piuttosto una forzatura.

Facebook e Instagram a pagamento: la svolta

Una decisione che colpirà milioni di utenti che sono al momento divisi sulla faccenda. C’è chi pensa che tra un po’ dovremo pagare per accedere alla rete se vogliamo un po’ di privacy, e chi invece pensa che questa sia una conseguenza inevitabile. Del resto, sappiamo qualcosa  delle battaglie legali che l’Europa sta portando avanti contro i giganti del web.

Ma cosa c’è davvero dietro a tutto questo, cosa sta effettivamente succedendo? Come si è giunti a questa decisione tanto drastica di dover pagare per utilizzare Facebook e Instagram?

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I social (Foto di myshoun da Pixabay) – bitontotv.it

Cosa sta cambiando

Come spiega anche europa.today.it, negli ultimi mesi la Commissione Europea ha inflitto due pesanti multe a Meta e Apple. Quest’ultima  dovrà pagare 500 milioni di euro per aver imposto agli sviluppatori di app regole ritenute scorrette, come il divieto di comunicare con gli utenti al di fuori dell’App Store per promuovere offerte alternative. Meta, invece, è stata multata per 200 milioni di euro per non aver chiesto agli utenti il permesso prima di combinare i dati raccolti tra Facebook, Instagram e altri servizi, al fine di creare pubblicità su misura.

Le multe arrivano grazie al nuovo regolamento europeo sui mercati digitali, il Digital Markets Act (DMA), pensato proprio per mettere un freno agli abusi di potere delle big tech. Meta, per adeguarsi, ha proposto il modello “abbonamento o consenso”, cercando così di evitare sanzioni più pesanti. Anche se secondo la Commissione questa non sarebbe una vera alternativa: l’utente deve poter scegliere senza essere penalizzato. Insomma, la battaglia è appena cominciata, e il modo in cui usiamo i social potrebbe cambiare molto nei prossimi mesi.