“Chi dorme non piglia pesci”, in questa città stare a letto è una perdita di tempo | Consumano caffè a litri

Dormire (foto di pixabay) - bitontotv.it
Quante ore dormi? In questa città è considerato tempo perso, e si cerca di rimanere svegli il più possibile.
In città il tempo sembra sempre scivolare via troppo in fretta. Ogni mattina la sveglia suona e subito siamo travolti dalla routine. Lavoro, traffico, impegni… chi ha tempo per dormire?
In fondo, chi dorme, sembra proprio che “non pigli pesci”, come si dice. Anzi, sembra quasi che fermarsi a riposare sia un lusso che non possiamo permetterci. Che ogni minuto debba essere speso in qualcosa che ci faccia andare avanti e ottenere qualcosa di più.
La verità è che, più spesso di quanto ammettiamo, rimandiamo il sonno. “Stasera vado a letto presto” diciamo, ma intanto il telefono ci tiene svegli. Tra un messaggio e una notifica, il sonno diventa sempre più distante.
E addirittura c’è una città dove si cerca di non dormire affatto. Perché è una perdita di tempo, e bisogna essere sempre operativi.
La città dove non si dorme mai
In una città che non dorme mai, è difficile immaginare di fermarsi. Un caffè al volo e via, subito di corsa. Ma c’è un piccolo dettaglio che spesso trascuriamo: il sonno non è solo un “optional”, è una necessità per stare bene. Certo, la società ci spinge a essere sempre attivi, produttivi, a far sì che ogni secondo della giornata conti. Ma la realtà è che senza un buon sonno, quei secondi diventano più faticosi, più stressanti e, alla lunga, meno utili. La cultura del “non dormire” è quasi diventata la norma. Chi non ha sentito dire almeno una volta: “Non ho tempo di dormire”? Eppure, nonostante sappiamo che un buon sonno ci rende più lucidi e reattivi, preferiamo sacrificare queste ore per restare “connessi” a un ritmo che non ci lascia tregua.
Un recente studio dell’Università della British Columbia, come riporta reggionelpallone.it, ci ha aperto gli occhi su un aspetto interessante: il nostro modo di dormire dipende non solo dal nostro corpo, ma anche dalla cultura e dalla tradizione del posto in cui viviamo. I ricercatori hanno analizzato le abitudini di sonno di persone in venti Paesi diversi, e i risultati sono sorprendenti. La cultura gioca un ruolo fondamentale in questo.
Chi dorme non piglia pesci
Lo studio ha mostrato che la quantità e la qualità del sonno variano enormemente da un paese all’altro. Ad esempio, in Francia la media delle ore di sonno è di circa 7 ore e 50 minuti, mentre negli Stati Uniti è di 7 ore. In Giappone, le persone dormono appena 6 ore e 20 minuti. Ogni cultura ha il suo modo di vivere il sonno.
Ma c’è una costante che emerge: in quasi tutti i Paesi analizzati le persone dormono un’ora in meno rispetto a quanto dovrebbero. In Italia, ad esempio, quasi il 30% delle persone non arriva a 6 ore di sonno, e solo il 5% riesce a dormire più di 8 ore per notte. Questo è deleterio per la salute mentale. Chi dorme, alla fine, piglia più pesci. E prende anche più lucidità, più serenità e una salute migliore.