BORGO FANTASMA – Le case sono tutte in pietra e il silenzio è totale | Ma ogni sera si sente un suono che viene dal bosco

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Bosco di notte (Foto di Harmony Lawrence da Pixabay) - bitontotv.it

Il mistero del borgo fantasma: la sera il silenzio è interrotto da un suono che proviene dal bosco, e che nessuno sa cosa sia.

Esiste un piccolo borgo immerso nel cuore della Puglia – uno dei tanti, in verità –  dove le case sono costruite in pietra e ogni angolo sembra custodire  un passato che non vuole essere dimenticato.

Fondato intorno al 1100, quindi tipicamente medievale come moltissimi altri, si trova a 500 metri sul livello del mare.

Le strade strette e le piazze silenziose  invitano alla scoperta, e l’atmosfera che si respira è di una quiete che mette in moto la curiosità, come se le storie e le tradizioni locali.

E come il suono che si sente provenire dal bosco, ogni sera, e che sembra avere un’origine sconosciuta. Anche se ci sono diverse teorie al riguardo.

Borgo fantasma: case in pietra e silenzio totale

Nonostante la sua tranquillità, ogni sera al calar della notte, si sente un suono che proviene dal bosco che circonda il borgo. Sarà il fruscio del vento tra gli alberi? Alcuni lo descrivono come un lamento lontano, altri come dei passi, ma è difficile dare una spiegazione. Le teorie, come abbiamo detto, sono diverse.

Per esempio in passato  il bosco potrebbe essere stato un luogo di raduni segreti, dove si praticavano riti legati a antiche tradizioni locali. Le streghe, insomma. Che si incontravano di notte nel cuore del bosco, lontano da occhi curiosi, per invocare forze della natura. E oggi il rumore che si sente potrebbe essere il ricordo di quelle pratiche. Ma di che borgo parliamo?

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Il borgo (fonte Instagram @boccamazzo_marco) – bitontotv.it

Il rumore che viene dal bosco

Abbiamo romanzato un po’ su questo borgo che, pur non essendo propriamente fantasma – gli abitanti sono poco più di 1500 – è affascinante sia per la sua architettura, la forma a scacchiera, e soprattutto le tradizioni e il folklore. Qui, a Casalvecchio di Puglia, in provincia di Foggia, c’è la sede di una delle tante piccole comunità albanesi in Italia. Difatti il paese, come leggiamo sul suo portale,  è stato quasi totalmente ricostruito da un gruppo di profughi albanesi dopo essere stato raso al suolo nel 1461.

Ed è per questo che qui si parla un antico dialetto, l’arbëreshë, comune a tutte le comunità italo albanesi presenti soprattutto nel meridione. Tra chiese e piazzette, il paese non ha molto da offrire se non la sua ospitalità, il buon cibo e soprattutto la quiete, oggi merce molto rara e preziosa. Per visitarlo puoi approfittare della Festa della Fratellanza, a luglio, un modo per favorire l’incontro tra due culture.