NOTA INPS – Quattordicesima bloccata per tutte queste fasce: sospesi i pagamenti in busta paga | Luglio nero per tutti

Luglio nero in arrivo (Foto: Canva) - Bitonto TV
Una nota INPS sta inevitabilmente gettando nel panico migliaia di lavoratori: ecco cosa sapere sui pagamenti sospesi
Manca poco a luglio, ma per molti lavoratori potrebbe non arrivare la somma aggiuntiva tanto attesa.
Un recente messaggio dell’INPS annuncia uno stop improvviso per alcune categorie.
Niente accredito previsto, almeno per ora, e cresce la preoccupazione.
Ma cosa sta succedendo davvero alla quattordicesima? Continua a leggere per scoprirlo.
Stop ai pagamenti in busta paga: cosa sta succedendo
Luglio è, da sempre, un mese molto atteso anche (e sicuramente soprattutto) per via della quattordicesima, una mensilità aggiuntiva che può fare la differenza per molte famiglie. Dopotutto, si tratta di una misura estremamente comoda, sia per i pensionati che per i lavoratori dipendenti. Tuttavia, quest’anno, qualcosa potrebbe cambiare drasticamente. Un recente messaggio diffuso dall’INPS ha infatti creato non poco scompiglio: si parla di pagamenti bloccati in busta paga e accrediti sospesi per determinate fasce.
Non sono mancati gli allarmismi tra i cittadini, con tante ipotesi su una misura che potrebbe colpire lavoratori pubblici, privati e pensionati, lasciando molti senza la somma integrativa. In tanti si domandano se il “luglio nero” annunciato da alcuni titoli stia per concretizzarsi. C’è davvero un blocco sui pagamenti in arrivo? Chi deve preoccuparsi? E soprattutto: sarà un provvedimento temporaneo o un cambio strutturale nelle politiche retributive? Passa al prossimo paragrafo per avere finalmente tutti i dettagli.
La verità sulla nota dell’INPS: tutti i dettagli
Facciamo chiarezza: non ci sarà nessuno stop per luglio 2025, né per lavoratori né tantomeno per pensionati in generale. Il messaggio dell’INPS che ha generato confusione è il n. 2362 del 25 giugno 2024, e si riferiva esclusivamente alla quattordicesima erogata lo scorso luglio. In quell’occasione, l’Istituto nazionale della previdenza sociale aveva stabilito che la mensilità aggiuntiva del 2024 venisse accreditata d’ufficio solo ai pensionati con determinati requisiti, ovvero tutti coloro con età pari o superiore a 64 anni. Di conseguenza, sono rimasti esclusi dalla somma aggiuntiva tutte le persone che non hanno rispettato il sopra menzionato requisito anagrafico.
Esclusi, in quel caso, anche coloro che non avevano un reddito entro i limiti previsti dalla normativa. Tutti gli altri, hanno ricevuto la quattordicesima come da prassi. Quindi e in conclusione, non vi è nessuna nuova misura restrittiva per il 2025, né tantomeno ci sono sospensioni imminenti: si trattava solo di un chiarimento riferito alla scorsa estate e alla consueta applicazione dei criteri previsti per quella mensilità.