Aumento Canone Rai, da maggio passa a 540€: tutta colpa di quelli che non lo pagano da anni | Governo inflessibile

aumento Canone Rai -Fonte_Pixabay-HolgersFotografie-Bitontotv.it
Nelle scorse ore è arrivata la brutta notizia per tutti coloro che vivono nel Bel Paese: l’aumento del Canone Rai.
Ecco che cosa sta accadendo e perché i portafogli dei contribuenti saranno depauperati all’improvviso a causa dell’antica imposta sul servizio pubblico.
Il Canone Rai è una delle tasse più odiate dalla popolazione italiana e ora lo sarà ancora di più.
Scopri a quanto ammonterà l’incremento della tassa sulla tv pubblica in Italia,
L’amaro annuncio ha già allarmato e fatto infuriare tantissimi cittadini onesti.
Aumento Canone Rai, l’amara novità per i contribuenti
Il canone Rai, come di certo saprai già bene, è una tassa nata in Italia negli anni ’30. Il Regio Decreto Legge del 21 febbraio 1938 n. 246 infatti, poi convertito dalla Legge 4 giugno 1938, n. 880,ha introdotto per la prima volta il canone radio televisivo. La ratio della Legge era quella di imporre un pagamento per prime programmazioni radiofoniche italiane. Tale tassa resta tuttora in vigore, con il ben noto nome di “canone RAI” e va pagata obbligatoriamente da tutti, tranne rare eccezioni.
Insomma, gli italiani conoscono bene l’imposta sul servizio pubblico radio televisivo. Ora però questa imposta, per la prima volta nella storia, sta facendo preoccupare molto i contribuenti italiani. Scopriamo che cosa è successo e per quale motivo si parla di incrementi inaspettati e allarmanti.
Che cosa cambierà per i cittadini italiani
L’importo del canone Rai lo scorso anno è stato riportato alla cifra di 90 euro annui. Era stato ridotto a 70 euro ma, con la manovra economica del 2023, si è deciso di incrementarlo di nuovo. Purtroppo tale importo resta tutt’ora invariato e solo i cittadini che hanno diritto all’esenzione possono effettivamente smettere di pagare il canone. In particolar modo, gli over 75 con un Isee annuo di 8000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio, i militari e i diplomatici stranieri e chi non possiede alcun apparecchio atto a ricevere le onde radiotelevisive, possono evitare di versare la tassa.
Tutti gli altri devono corrispondere l’imposta pubblica tramite la bolletta dell’energia elettrica. Chi non paga il canone Rai può vedersi recapitata una multa che può andare da 180 euro fino a 540 euro. Dunque molti cittadini che non hanno provveduto al pagamento, hanno ricevuto una contravvenzione e parecchi dei contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione con la multa e la relativa richiesta di pagamento hanno pensato a una truffa. Invece è proprio lo Stato che invita a sanare la posizione debitoria e a coprire la sanzione pecuniaria dovuta al mancato pagamento del canone Rai.