Pugliesi massacrati, adesso a colpirli la nuova tassa giornaliera da 8 euro | Tra poco pagheranno anche l’aria che respirano

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La nuova tassa (Foto di Bruno da Pixabay) - bitontotv.it

La nuova tassa giornaliera che colpisce i pugliesi potrebbe presto diventare un balzello per tutti gli italiani.

La vita sta diventando sempre più cara, ma cosa succede quando si arriva a pagare anche per le cose che di solito diamo per scontate? Ogni giorno sembra esserci un nuovo rincaro, e non parliamo solo di bollette o del carrello della spesa, ma di piccoli costi quotidiani che, sommati, ci fanno sentire l’incubo di un portafoglio che si svuota più in fretta di quanto riusciamo a riempirlo.

Che sia un caffè in più, un parcheggio non previsto o un acquisto online che ci sorprende, l’inflazione sembra aver preso piede nei posti più insospettabili.

Eppure, se c’è una cosa che ci fa dimenticare per un momento la stanchezza dei giorni di lavoro, quella è sicuramente la vita sociale. Un aperitivo, una cena fuori, quel piccolo lusso che ci permette di rilassarci con amici o familiari.

Ma cosa succede quando, anche per un momento di svago, si finisce per pagare il prezzo più alto del previsto? Se anche quella che dovrebbe essere una piacevole esperienza diventasse una sorpresa amara? Se ti sei mai sentito sopraffatto dai piccoli aumenti dei costi nella vita di tutti i giorni, preparati alla tassa giornaliera pugliese, destinata a far discutere non poco.

Pugliesi massacrati dalla nuova tassa giornaliera

Negli ultimi giorni, come segnala anche ilmessaggero.it, un scontrino di un locale di Ostuni ha fatto il giro del web, suscitando incredulità tra i turisti e non solo. Dopo un aperitivo con quattro drink e qualche stuzzichino, una comitiva si è ritrovata con una voce inaspettata sul conto: 8 euro extra per la “musica”.

Un supplemento che non figurava né sul menu né nelle aspettative dei clienti, che si sono trovati a pagare per il semplice sottofondo musicale offerto dal deejay. Certo, il locale ha tutto il diritto di applicare i prezzi che vuole, ma questa “voce” ha sorpreso davvero tutti.

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Locale con musica (Foto di Aleksandr Popov su Unsplash) – bitontotv.it

Una decisione che fa discutere

Purtroppo, questo non è l’unico caso in cui turisti e consumatori si sono ritrovati con un conto più salato del previsto. Scontrini con addebiti poco chiari o addirittura esorbitanti per piccole voci come quella della “musica” sono diventati piuttosto comuni negli ultimi tempi, come l’extra per un piatto vuoto e quello per il taglio di un toast.

Ma se da un lato si tratta di una pratica che ormai ci sorprende sempre meno, dall’altro rimane il dubbio: fino a che punto ci si può spingere con questi “extra”?