È la Puglia la regione delle quote rosa, in Acquedotto il 21% dei dipendenti è donna

Quote rosa al lavoro (Pexels)-bitontotv.it

Quote rosa al lavoro (Pexels)-bitontotv.it

La parità di genere è uno dei fondamenti di un’ambiente altamente professionale: lo sa bene l’ente pugliese con le sue quote rosa.

Nonostante gli sforzi enormi e inimmaginabili che le donne hanno dovuto compiere per tentare di affermare il loro ruolo nella società, a tutti i livelli, ancora oggi quel sogno di parità non è completamente compiuto.

Purtroppo nel mondo intero, ogni giorno, un numero indefinito di donne deve ancora subire discriminazioni, in qualsiasi ambito.

Quello lavorativo rappresenta sicuramente un caso sotto i riflettori: non è solo una questione di pari opportunità ma anche di violazione dei diritti fondamentali della persona.

Spesso nelle società più evolute, più ricche, più progredite, si assiste a un divario tra i due sessi.

La Puglia, regione delle quote rosa

In Italia l’argomento è quanto mai centrale e la maggior parte delle aziende e dei luoghi di lavoro applicano rigide regole per prevenire qualsiasi forma di disparità di genere in campo professionale.

La Puglia si conferma la regione delle quote rosa, confermando e accrescendo la presenza femminile per funzioni e ruoli di grande responsabilità.

Bilancio di genere 2024
Bilancio di genere 2024 (Fonte: Facebook@acquedottopugliese)-bitotntotv.it

Acquedotto Pugliese: la rivoluzione è donna

Lo fa con uno dei suoi enti più in vista: per Acquedotto pugliese il 21,1% dei dipendenti è donna. Cifre alla mano, sono 483 le donne che lavorano presso Acquedotto Pugliese. Rispetto al passato c’è sicuramente stato un balzo in avanti in fatto di quote rosa: il 9% in più rispetto a quanto l’ente fece nel lontano 1999 e un buon 3% rispetto alla media nazionale nel settore. Ma la cosa che realmente va sottolineata è che la quota rosa va a ricoprire ruoli di dirigenza, che si attestano intorno alla percentuale del 18%, e in quelli quadro, intorno al 28%. Questo ha come effetto naturalmente l’assenza di qualsiasi forma di gender pay gap nelle stesse qualifiche con i dipendente di sesso maschile. Anche i dati sulle candidature rispecchiano questo andamento al femminile.

Nel 2024 i curriculum ricevuti erano per il 21% appartenenti a quote rosa. Non solo, lo stesso consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese, è composto dal 50% da dipendenti di sesso femminile, affermandosi come una delle realtà, in questo senso, più eque del Paese, e in linea con i principi del Global compact delle Nazioni unite e con i Women’s empowerment principale, entrambi recepiti nel 2023 nella certificazione per la parità di genere Uni/PdR125:2022. Una “rivoluzione gentile”, così l’ha definita nelle sue dichiarazioni alla stampa la direttrice generale di Acquedotto Pugliese e promotrice del bilancio di genere “fatta di azioni costanti, come policy e procedure aziendali, formazione, sensibilizzazione e gestione di casi specifici.”