Scandalo nella sanità: ti vendono MEDICINALI SCADUTI | “Tanto non sono dannosi”, ma nemmeno benefici

Novità sui farmaci

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Non te lo potevi immaginare, ma rischi di prendere farmaci scaduti. Le ultime notizie lasciano tutti a bocca aperta

I farmaci fanno parte della nostra vita quotidiana più di quanto spesso realizziamo. Una compressa per il mal di testa, una bustina contro i sintomi influenzali, una pastiglia per l’allergia stagionale.

In molti casi, non c’è nemmeno bisogno di una prescrizione medica. Gli scaffali delle farmacie e dei supermercati sono pieni di prodotti da banco che promettono sollievo rapido, e il loro uso appare semplice e immediato. Tuttavia, proprio per questa accessibilità, si rischia di sottovalutare il potere e le possibili conseguenze legate all’assunzione non consapevole di farmaci.

Antistaminici, analgesici leggeri, antipiretici, lassativi e sciroppi da banco sono strumenti preziosi quando usati con giudizio, ma il confine tra utilizzo responsabile e abuso può diventare sottile.

In molti casi, si tende ad assumere medicinali con leggerezza, senza prestare attenzione al dosaggio, alla frequenza, o alla compatibilità con altri farmaci già in uso. È facile pensare che un prodotto da banco sia per definizione innocuo, ma il nostro organismo è un sistema complesso, e anche una semplice pastiglia può interferire con funzioni fisiologiche, organi, o altre terapie.

Mai prendere sottogamba i farmaci

È quindi fondamentale leggere sempre le indicazioni riportate sulla confezione, non solo per quanto riguarda le modalità d’uso ma anche per accertarsi che il farmaco sia ancora sicuro. Nonostante ciò, l’idea che un farmaco scaduto sia automaticamente dannoso è da rivedere, ma resta valida la necessità di cautela.

In questi anni, molti pazienti preferiscono affiancare ai farmaci tradizionali soluzioni più naturali. Erboristerie e rimedi omeopatici rispondono alla richiesta crescente di approcci alternativi o complementari, soprattutto per sintomi lievi come insonnia, digestione difficile, lievi infiammazioni o ansia leggera.

Il desiderio di ridurre la quantità di medicinali assunti è comprensibile, ma anche in questo ambito è importante avere una guida esperta. Il consulto con il medico o con un farmacista preparato resta sempre il miglior punto di partenza, anche per scegliere un integratore, un preparato erboristico o un rimedio naturale.

Le informazioni della farmacista
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Occhio a quello che ingerite

Di recente emerge un caso che ha suscitato dibattito. La farmacista e divulgatrice scientifica spagnola Gemma del Caño ha voluto chiarire alcuni luoghi comuni sui medicinali scaduti. Spesso si crede che un farmaco, una volta oltrepassata la data indicata sulla confezione, diventi pericoloso come un veleno. In realtà, spiega l’esperta, non accade nulla di improvviso. I farmaci non si trasformano in sostanze tossiche dall’oggi al domani, anche se la loro efficacia può diminuire nel tempo.

La farmacista invita quindi a non farsi prendere dal panico nel caso in cui si sia assunto per errore un medicinale scaduto da pochi giorni o settimane. Tuttavia, avverte anche che questa non deve diventare una scusa per trascurare le date di scadenza. In particolare, farmaci come antibiotici, insulina, prodotti liquidi o contenenti conservanti delicati devono essere utilizzati entro i limiti indicati, perché in questi casi la degradazione può essere più rapida e significativa. La notizia ha contribuito a riaccendere l’attenzione su un tema importante, che riguarda la salute di tutti noi e l’uso consapevole dei farmaci, giorno dopo giorno.