Ultim’ora INPS, mette sul piatto € 1.000: ti basta presentare la sentenza di divorzio | Duro colpo ai matrimoni italiani

BONUS € 1.000

BONUS € 1.000 (Foto: Pixabay) - Bitonto TV

Ricevere un’agevolazione da 1000 €, ad oggi, non è poi così difficile: basta avere con sé la sentenza di divorzio

Un bonus da 1.000 euro che si ottiene semplicemente presentando la sentenza di divorzio: sembra incredibile, ma è tutto vero.

Una misura che, secondo molti, rischia di incentivare le separazioni.

Un duro colpo, insomma, all’istituzione del matrimonio in Italia.

Ma cosa c’è davvero dietro? Non resta che scoprirlo.

Per ottenere il bonus basta la sentenza di divorzio: matrimoni in crisi

Ricevere un bonus da 1.000 euro è possibile e non serve presentare moduli complicati, requisiti reddituali o documenti fiscali particolari. Basta una cosa sola: la sentenza di divorzio. È quanto emerge con chiarezza da una misura che sta già facendo discutere e che, secondo molti, rappresenta un duro colpo ai matrimoni italiani. In un Paese in cui il numero delle unioni è già in calo da anni, l’idea che basti divorziare per ottenere un contributo economico statale ha sollevato polemiche e perplessità.

Eppure, secondo quanto indicato, è davvero così semplice: chi si è separato legalmente e ha in mano una sentenza di divorzio, può accedere a un incentivo dal valore netto di mille euro. Nessun altro vincolo dichiarato, nessuna clausola nascosta, almeno per ora. Una misura che lascia molti a bocca aperta e che porta inevitabilmente a farsi una domanda: qual è lo scopo reale di questo bonus? Passa al prossimo paragrafo per scoprire più nel dettaglio a cosa serve e chi può richiederlo.

Ti basta presentare la sentenza di divorzio: ecco perché
Ti basta presentare la sentenza di divorzio (Foto: Canva) – Bitonto TV

Cosa sapere sull’incentivo da 1000 €: tutti i dettagli

Quando si parla di agevolazioni economiche, l’attenzione è spesso rivolta alle famiglie con figli, a cui vengono destinati importi maggiori e limiti ISEE più alti per favorire l’accesso ai benefici. Tuttavia, anche chi vive da solo o in coppia senza figli può contare su strumenti di supporto mirati. Tra questi rientrano i fringe benefit previsti dalla legge di Bilancio 2025, validi per il triennio 2025-2027. Il comma 390 della legge n. 207/2024 stabilisce infatti che non concorre a formare reddito il valore di beni e servizi erogati ai dipendenti, fino a un massimo di 1.000 euro per chi è single.

La soglia sale a 2.000 euro per chi ha figli, anche nati fuori dal matrimonio ma riconosciuti. Oltre a beni e servizi, il datore di lavoro può rimborsare anche bollette, affitti e interessi sul mutuo. Si tratta, in definitiva, di misure accessibili anche ai single, spesso trascurati nei meccanismi di welfare, e oggi inclusi grazie ai cosiddetti bonus single 2025.