Altro che bombe nucleari, ora le armi più pericolose sono le API RADIOCOMANDATE | Arrivano dalla Cina e spaventano il mondo

api radiocomandate

Un'ape (Foto di Akbar Nemati da Pixabay) - bitontotv.it

La tecnologia approfitta della natura: adesso la guerra si fa con le api radiocomandate, killer silenziosi e quasi invisibili.

Quando si parla di nuove tecnologie militari, la mente corre subito a droni ultraveloci, satelliti spia o armi a lunga gittata. Ma il mondo della difesa si sta muovendo in direzioni molto più piccole. Invisibili, silenziose, ma potenzialmente potentissime.

Oggi le strategie militari non si limitano più alla potenza di fuoco. L’intelligenza, la precisione e la capacità di mimetizzarsi sono diventate fondamentali. In uno scenario sempre più complesso, chi riesce a passare inosservato ha un enorme vantaggio.

Pensiamo alle missioni di salvataggio in luoghi troppo pericolosi per l’uomo, o alla necessità di ottenere informazioni senza farsi notare. In casi come questi, servono strumenti minuscoli, intelligenti e quasi impercettibili. E la natura potrebbe offrire la risposta.

Animali come api, coleotteri o farfalle hanno capacità di volo e orientamento incredibili. Ma se unissimo queste doti a un pizzico di tecnologia avanzata? È quello che sta accadendo, e il risultato è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. E arriva dalla Cina.

Le api radiocomandate: la nuova arma

In Cina stanno trasformando le api in piccoli robot radiocomandati. Un team di ricercatori del Beijing Institute of Technology, leggiamo su ilfattoquotidiano.it, ha sviluppato un microchip che può controllare i movimenti dell’insetto, inviando impulsi elettrici direttamente al suo cervello. L’obiettivo? Usarle in operazioni di ricognizione o salvataggio.

Il chip impiantato, poco più grande di una lenticchia, comunica con elettrodi sottilissimi che stimolano alcune aree del cervello dell’ape. Il risultato è sorprendente: riescono a guidarla quasi con precisione chirurgica. Al momento il sistema funziona nel 90% dei casi. E si sta lavorando per renderlo ancora più affidabile.

alveare
Alveare (Foto di Thomas Völcker da Pixabay) – bitontotv.it

Le frontiere della tecnologia

Secondo i ricercatori, queste api robotiche potrebbero essere impiegate in vari contesti: dal monitoraggio ambientale alla sorveglianza, fino al soccorso in zone colpite da disastri. L’unione tra biologia e tecnologia permette loro di volare senza destare sospetti, con un’autonomia e una discrezione che nessun drone potrà mai eguagliare.

C’è chi guarda a questa innovazione con timore. Gli animalisti sono contrari per via dell’impatto sugli insetti già minacciati, e qualcuno solleva dubbi sulla privacy: e se un giorno questi micro-insetti venissero usati per spiare la gente? La tecnologia corre, ma forse è il momento di chiederci anche dove stiamo andando. Serve davvero utilizzare ancora degli esseri viventi per i nostri scopi quando ormai abbiamo le competenze per creare ogni tipo di intelligenza artificiale?