PENSIONI: il bonifico di luglio è in ritardo, un vero disastro INPS | Ecco quando si avranno i soldi

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Un’altra brutta notizia per chi è titolare di pensioni di vecchiaia in Italia: i contribuenti sono andati su tutte le furie.
Slittano i pagamenti degli assegni erogati dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Ecco che cosa sta accadendo e come mai chi percepisce la pensione, adesso rischia di restare al verde.
Sarà un luglio di magra, a causa dei ritardi dovuti ai disagi causati ai cittadini del Bel Paese.
Si tratta di un vero e proprio disastro Inps: scopri che cosa è successo e verifica se il bonifico in ritardo è proprio quello che stavi aspettando anche tu.
Pensioni, cattive notizie per chi sta aspettando il bonifico di luglio
Giugno è il mese dell’anno in cui tutti i contribuenti si trovano a fare i conti con la dichiarazione dei redditi. Gli unici esenti sono coloro che esercitano un’attività professionale come dipendenti e i lavoratori in pensione. Chi svolge un lavoro in proprio deve invece provvedere a compilare il Modello Persone Fisiche o il Modello730.
La corsa affannosa verso la compilazione e la presentazione all’Agenzia delle Entrate del modello 730 viene ripagata con un accredito. Si tratta del denaro che lo Stato rimborsa rispetto alle tasse anticipate lo scorso anno, se vi è un’eccedenza. Come di certo saprai se hai la partita iva infatti, le imposte vengono pagate in anticipo tenendo come riferimento per determinare l’importo contributivo il fatturato dell’anno fiscale precedente a quello della dichiarazione dei redditi. Inoltre, dall‘INPS dovrebbe arrivare un attesissimo rimborso ma non per tutti. Scopriamo chi dovrà aspettare ancora a lungo prima di poter vedere il denaro sul proprio conto corrente.
La snervante attesa per gli accrediti dell’INPS in ritardo
Il rimborso derivante dal Modello730, purtroppo, viene erogato in ritardo per i dipendenti e ancora dopo per i pensionati. Il motivo del ritardo è dovuto al fatto, che come abbiamo anticipato, le tasse vanno pagate in modo diretto da tutti e in modo indiretto, ovvero tramite il datore di lavoro, da pensionati e dipendenti. Secondo la Legge però l’Agenzia delle Entrate comunica al sostituto di imposta, cioè il datore di lavoro, l’esito del calcolo dell’IRPEF in dichiarazione dei redditi con il modello 730/4. Questo contiene l’indicazione degli importi da rimborsare al contribuente, se a credito. Per tanto tutti i sostituti d’imposta devono attendere di ricevere i dati contenuti nei modelli 730-4. Solo dopo questa procedura possono essere erogati i rimborsi.
A partire dal 2019, con l’articolo 16-bis del decreto legislativo Fiscale n. 124, è stata introdotta la regola secondo la quale i cittadini in pensione percepiscono il rimborso 730 solo dopo due mesi dalla data di elaborazione del modello 730/2025. Dunque, come si legge su www.money.it, chi lo ha inviato entro il mese di maggio, potrà ricevere i soldi entro agosto o settembre. Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi entro la fine giugno potrà percepire il rimborso a ottobre e chi ha inviato il modello 730 entro il 16 luglio, lo riceverà a novembre. Dovranno attendere invece dicembre coloro che hanno presentato la dichiarazione tra il 17 luglio e il 30 settembre.