Premio in busta paga e promozione per chi “fa finta” di LAVORARE | Il fenomeno che uccide la meritocrazia

Busta paga aggiuntiva

Busta paga aggiuntiva per i furbetti-fonte-Pixabay-neelam279-Bitontotv.it

Nuovo premio in busta paga: la bella notizia che farà fare i salti di gioia ad alcuni lavoratori italiani.

L’aumento però non è basato sulla meritocrazia. Chi sta in ufficio a scaldare la sedia viene pagato il doppio.

Purtroppo non tutti potranno contare sulla retribuzione aggiuntiva: scoppierà un’aspra polemica.

Oltre il danno anche la beffa: se fai meno percepisci di più. Stipendi aumentati agli scansafatiche.

Ecco la novità che fa andare su tutte le furie chi si impegna davvero: è venuta a galla nelle scorse ore. Non crederai ai tuoi occhi.

Premio in busta paga, il bonus riservato ad alcuni lavoratori dipendenti

Si sente sempre parlare in maniera negativa e con toni molto allarmanti del mondo del lavoro qui in Italia ed effettivamente la situazione non è delle più rosee. Purtroppo l’Italia ha un tasso di disoccupazione che a marzo 2025 si è attestato sul 6,0%, con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 19,0%, in crescita di 1,6 punti percentuali. Coloro che fanno più fatica a trovare un impiego infatti, sono i giovani al di sotto dei 30 anni. A peggiorare le cose, come se non bastasse, c’è una forte disparità salariale, ancora molto forte che vede crearsi un divario netto tra uomo e donna. Le lavoratrici femminili sono di fatto svantaggiate rispetto ai colleghi di sesso maschile.

A quanto pare, però la meritocrazia manca anche in altri contesti legati al mondo del lavoro, a prescindere dal genere, e di recente è venuto alla luce un amaro retroscena. Scopriamo di che cosa si tratta e come si è riusciti ad alzare il sipario su un fenomeno preoccupante.

Busta paga aggiuntiva
Busta paga aggiuntiva -Adobestock-Bitontotv.it_

Retribuzione maggiorata agli scansafatiche

Il fenomeno di cui parliamo è quello del premio in busta paga a chi finge di lavorare, ma cerchiamo di fare chiarezza sul tema. Da qualche tempo a questa parte si parla sempre più di un fenomeno complesso, trattato di recente anche dal sito www.quifinanza.it. Si tratta del cosiddetto ghostworking, ovvero il comportamento dei lavoratori che scaldano la sedia. In alcune aziende non tutti i dipendenti fanno il loro dovere. Anzi, tanti fanno letteralmente finta di lavorare, trascorrendo realtà il giorno a simulare la propria attività professionale ma concludendo ben poco!

Insomma, a quanto pare, in barba alla disoccupazione dilagante e alle difficoltà oggettive dei tanti che sognano di trovare un impiego e invece rimangono a casa per mancanza di offerte di lavoro, qualche furbetto, recitando la parte dell’impiegato “modello” e ingraziandosi il capo, non lavora quanto dovrebbe ma continua a costruire la sua carriera.