La frutta come BENE DI LUSSO: ti tocca inserirla nel 730 | Siamo ormai all’assurdo

I prezzi della frutta (Foto di Ben Kerckx da Pixabay) - bitontotv.it
La frutta è ormai un bene di lusso. Entri dall’ortolano e sembra di essere in gioielleria. Adesso devi inserirla persino nel 730.
A chi non piace concedersi una bella ciotola di ciliegie fresche? Un cesto di fragole? Eppure, in alcune città italiane, questo piacere sta diventando una vera e propria follia per il portafoglio. E non parliamo solo di primizie, che sono notoriamente più costose.
La frutta sta raggiungendo prezzi da capogiro. Ormai fare un giro dall’ortolano è come essere in una gioielleria, e ti serve la carta di credito per pagare un chilo di arance.
Ma cosa sta succedendo? Dietro a questo balzo dei prezzi ci sono diversi fattori. Il cambiamento climatico ha messo a dura prova la produzione agricola, con piogge abbondanti e stagioni che non seguono più i ritmi abituali.
A questo si aggiunge una domanda che resta alta, con il risultato che i pochi prodotti freschi disponibili vengono venduti a prezzi stratosferici. Quindi, la frutta è realmente, per molti, un bene di lusso.
La frutta come bene di lusso
Come riporta altoadige.it, a Bolzano, ad esempio, il prezzo di un chilo di ciliegie è arrivato a sfiorare i 19 euro, un incremento che fa pensare più a un lusso, appunto, che a un acquisto quotidiano. E non è un caso isolato. Milano non è da meno, con il costo dello st4esso frutto che ha toccato i 24 euro al chilo, con un aumento del 20-25% rispetto all’anno precedente.
Ma non sono solo le ciliegie a costare una fortuna: pomodori, asparagi e persino i fichi stanno seguendo lo stesso trend. Un chilo di pomodori in alcune zone arriva a 9 euro, mentre gli asparagi superano i 7 euro. E chi pensava che la frutta fosse alla portata di tutti si trova a fare i conti con prezzi esorbitanti.
Le primizie come diamanti
La verità è che siamo di fronte a una vera e propria “inflazione della frutta”. Non solo i prezzi aumentano, ma anche la varietà di prodotti disponibili sembra ridursi. Le primizie di stagione sono un lusso che solo pochi si possono permettere. Ciliegie, pesche, nespole, ogni frutto è diventato un “oggetto da collezione” per il consumatore medio.
Questo scenario, che una volta sembrava impensabile, è ormai la realtà quotidiana in molte città italiane. Con la frutta che diventa un bene sempre più raro e costoso, molte persone si trovano costrette a fare scelte difficili quando si tratta di fare la spesa. E tutto ciò è solo il riflesso di una crisi economica che sta mettendo a dura prova il potere d’acquisto delle famiglie. Chi ha la fortuna di avere un pezzo di terra, sarà salvo.