Se vivi in una casa in AFFITTO perdi il diritto all’assegno | A deciderlo la Cassazione

SOS affitto (Foto di Jakub Żerdzicki su Unsplash) - Bitonto TV

SOS affitto (Foto di Jakub Żerdzicki su Unsplash) - Bitonto TV

È tutto vero: se vivi in affitto, perdi il diritto all’assegno con effetto immediato. Ecco cosa ha deciso la Cassazione

Se vivi in una casa in affitto, potresti perdere il diritto all’assegno.

A stabilirlo è stata una recente sentenza della Cassazione, che cambia le regole per molti beneficiari.

Una decisione che fa discutere e potrebbe avere presto effetti concreti.

Ecco cosa è successo e cosa cambia davvero da oggi.

SOS affitto: potresti perdere il diritto all’assegno

Se vivi in una casa in affitto, potresti perdere il diritto all’assegno. Una notizia che suona allarmante e che, inevitabilmente, fa sorgere una domanda: di quale assegno si parla? È davvero possibile che la semplice condizione abitativa possa incidere su un diritto economico? La notizia circola da ore e sta già generando confusione, soprattutto tra chi vive situazioni di precarietà.

Perché vivere in affitto, oggi, è spesso una scelta obbligata: i costi degli immobili, la flessibilità lavorativa richiesta in molte città, l’assenza di garanzie a lungo termine spingono sempre più persone a non acquistare casa. Eppure, proprio questa condizione potrebbe ora tradursi in uno svantaggio. Ma cosa cambia davvero per chi si trova in questa situazione? È il caso di preoccuparsi o si tratta solo di un’interpretazione forzata? Serve fare chiarezza, perché l’impatto di questa decisione potrebbe essere molto concreto per migliaia di persone. Passa al prossimo paragrafo per avere tutti i dettagli.

Affitto: cosa cambia da oggi | Addio all'assegno
Affitto: cosa cambia da oggi (Foto: Canva) – Bitonto TV

La verità: cosa dice la sentenza della Cassazione

Alla fine, di quale assegno si parla? Non di un sostegno al reddito o di un contributo economico diretto, ma del bonus ristrutturazione, ovvero la detrazione fiscale per i lavori di recupero edilizio. La notizia, quindi, riguarda chi eredita un immobile su cui sono ancora in corso detrazioni per ristrutturazione. Con una sentenza recente, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio molto chiaro: il beneficio fiscale si mantiene solo se l’erede utilizza l’abitazione in modo diretto e personale, escludendo qualsiasi impiego a fini reddituali. In parole semplici, se affitti la casa, perdi la detrazione.

Una decisione che potrebbe colpire duramente molti contribuenti, soprattutto coloro che, pur subentrando in buona fede nella proprietà di un immobile, lo utilizzano come fonte di reddito. Il principio è ormai stabilito: niente uso personale, niente detrazione. Una scelta che apre riflessioni sul rapporto tra fiscalità e gestione del patrimonio ereditato. Ora più che mai, serve attenzione prima di mettere in affitto una casa ricevuta in eredità.