Se sei troppo stanco, ti LICENZIANO in tronco | Perdi anche il diritto di lamentarti

Attenzione: se sei stanco potrebbero licenziarti

Se sei stanco potrebbero licenziarti (Foto: Canva) - Bitonto TV

Stanco sul lavoro? Fai attenzione, potresti perdere il posto e la possibilità di presentare ricorso

Essere stanchi potrebbe costarti molto più di quanto immagini.

In alcuni casi, se mostri un’eccessiva stanchezza sul lavoro, rischi addirittura il licenziamento immediato.

E non solo: potresti perdere anche il diritto di opporti o presentare ricorso.

Ma cosa dice davvero la legge? Continua a leggere per scoprirlo meglio.

Attenzione a mostrarti stanco: vieni licenziato senza preavviso

Può sembrare assurdo, ma in certi casi la stanchezza non è solo un problema personale: può diventare motivo di licenziamento. Mostrarsi troppo affaticati, distratti o non pienamente lucidi sul posto di lavoro viene ormai visto, da alcune aziende, come un rischio per la sicurezza o un segnale di scarsa idoneità alla mansione. E non si parla solo di ambienti delicati come l’industria o i trasporti, ma anche di uffici, servizi e settori dove l’efficienza è tutto.

Il punto è che in alcune situazioni, l’eccessiva stanchezza può essere interpretata come una mancanza grave, sufficiente per giustificare l’interruzione immediata del rapporto di lavoro. E la cosa più sorprendente? Potresti anche non avere diritto a contestare il provvedimento. Nessuna lettera preventiva, nessun preavviso e nemmeno la possibilità di “giustificarti”. Una situazione che sta sollevando dubbi e timori tra i lavoratori. Ma quando e perché può davvero accadere tutto questo? E quali sono i limiti fissati dalla legge? Passa al prossimo paragrafo per avere il quadro completo della situazione.

La stanchezza può portare al licenziamento: ecco cosa sapere
La stanchezza può portare al licenziamento (Foto: Canva) – Bitonto TV

Quando e perché rischi il licenziamento: cosa sapere

La notizia secondo cui si può essere licenziati “perché troppo stanchi” si riferisce a un caso specifico, che non riguarda tutti i lavoratori. È accaduto a Rubano, in provincia di Padova, dove un magazziniere della ditta Engaldini srl è stato licenziato in tronco dopo aver segnalato all’azienda ritmi e carichi di lavoro eccessivi, sottolineando anche gravi mancanze in materia di salute e sicurezza, come il mancato rispetto delle normative sul sollevamento dei pesi.

Il lavoratore aveva già ricevuto due contestazioni disciplinari e, dopo un terzo presunto errore, aveva spiegato che la sua stanchezza e il calo di attenzione erano dovuti proprio allo stress accumulato per l’organizzazione interna poco efficiente. Invece di ricevere supporto, è arrivata una lettera di licenziamento immediato, accompagnata perfino da una richiesta di risarcimento e dall’accusa di aver violato i propri doveri. Il sindacato Filcams Cgil ha definito il provvedimento “inaccettabile”. Un caso limite, ma che apre un dibattito importante.