FRUTTO a rischio estinzione, in Puglia se ne produce il 70% in meno | Era un vanto italiano ma sta sparendo

Frutto a rischio estinzione: ecco quale

Frutto a rischio estinzione (Foto: Canva) - Bitonto TV

Il frutto simbolo dell’estate italiana sta sparendo: ecco quale rischiamo di non vedere più sulle nostre tavole 

Un tempo questo frutto era motivo di orgoglio per l’agricoltura italiana, oggi rischia di scomparire.

La sua produzione è infatti crollata del 70% solo in Puglia, dove era considerato un simbolo identitario.

Un calo preoccupante che mette a rischio storia, sapori e biodiversità.

Ma qual è davvero il frutto che stiamo perdendo? Scopriamolo insieme.

Questo frutto sta scomparendo: è allarme tra i commercianti

Dobbiamo iniziare ad abituarci: nei prossimi anni assisteremo sempre più spesso alla scomparsa o trasformazione degli alimenti che abbiamo sempre dato per scontati. Tra cambiamenti climatici, crisi idriche, parassiti e abbandono delle coltivazioni, ciò che oggi troviamo sulle nostre tavole potrebbe non esserci più domani. È un processo lento, ma inesorabile. E se in molti casi l’industria riesce ad adattarsi, a trovare alternative o sostituti, per alcuni prodotti il danno è irreparabile.

Parliamo di sapori, profumi e memorie collettive. Il frutto al centro di questa storia è un esempio emblematico: rappresentava un vanto per il nostro Paese e vederlo svanire è un vero colpo al cuore. In particolare, è la Puglia – regione che per secoli ne è stata la patria – a lanciare l’allarme: qui la produzione è crollata del 70%, segnale di una crisi profonda. Ma di quale frutto stiamo parlando? Per scoprirlo, basta passare al prossimo paragrafo.

Quale frutto sta scomparendo? Ecco la risposta
Quale frutto sta scomparendo? (Foto: Canva) – Bitonto TV

Ecco di quale alimento stiamo parlando: prepariamoci al peggio

Facciamo chiarezza: il frutto a rischio, purtroppo, è proprio la ciliegia, simbolo dell’estate italiana e vanto assoluto della Puglia. Proprio qui, secondo Coldiretti e come riportato da Il Sole 24 ore, la produzione 2025 rischia un crollo del 70%, con punte del 100% in alcune zone, a causa delle violente gelate che hanno colpito gli alberi tra marzo e aprile. Un danno enorme non solo per la regione, ma per l’intero Paese: la Puglia è infatti la prima produttrice di ciliegie in Italia, con 18mila ettari di frutteti attivi e il 30% del raccolto nazionale.

La zona più colpita è la provincia di Bari, dove si concentra la quasi totalità degli alberi in produzione. Coldiretti chiede ora lo stato di calamità naturale, ma anche controlli rigorosi sull’origine delle ciliegie in vendita. Nei mercati, infatti, spuntano già prodotti a prezzi altissimi – anche 23,3 euro al chilo a Milano – ma senza indicazioni certe sulla provenienza. La battaglia per salvare uno dei frutti più amati è appena cominciata.