“Venga a riprendersi suo figlio”, bambini espulsi dall’asilo: serve il nuovo certificato o non possono più metterci piede | Genitori in panico

Bambini espulsi dall'asilo (Foto: Canva) - Bitonto TV
È caos tra i genitori a causa dell’improvvisa richiesta degli asili: senza il documento, i bambini non possono restare
Sta succedendo davvero: mamme e papà vengono contattati d’urgenza dalle strutture scolastiche con un messaggio lapidario.
Bambini allontanati dall’asilo, ma anche da nidi e scuole dell’infanzia, per un motivo che ha colto molti genitori alla sprovvista.
Il motivo? All’appello manca un certificato. Un documento ben preciso, senza il quale non è possibile proseguire la frequenza.
Ma di cosa si tratta, e perché viene fuori proprio ora? Non ti resta che continuare a leggere per scoprirlo.
Senza questo documento, puoi dire addio all’asilo
Che cosa sta succedendo tra i corridoi degli asili italiani? Alcuni genitori raccontano di essere stati chiamati a metà mattina, con l’obbligo immediato di andare a prendere il proprio figlio. In altre scuole, sono invece arrivate comunicazioni ufficiali con tanto di diffida: senza il documento richiesto, l’ingresso non sarà più consentito. Ma quale certificato manca? E perché alcune famiglie sono già state segnalate alle autorità competenti? La tensione continua a crescere.
La confusione regna sovrana anche tra chat WhatsApp e informazioni via social: c’è chi parla di nuove norme, chi teme sanzioni penali e chi si chiede se basti una semplice autocertificazione. Una sola cosa è certa: l’obbligo esiste, le scuole lo stanno facendo rispettare, e chi ignora l’avviso rischia grosso. Continua a leggere per scoprire di quale documento stiamo parlando.
Il certificato necessario: ecco cosa dice la legge
La questione è ben nota, ma alcuni sembrano averla dimenticata. Si tratta dell’obbligo vaccinale previsto dal decreto Lorenzin (DL 73/2017): senza le vaccinazioni obbligatorie, i bambini non possono frequentare asili e scuole dell’infanzia. Ma non finisce qui. La Cassazione, con una sentenza del 2022 (n. 2885), ha stabilito che portare i figli a scuola nonostante un’esplicita sospensione per mancanza di vaccinazioni è penalmente rilevante. Non è il mancato vaccino in sé a essere reato, ma la violazione del provvedimento scolastico.
In sintesi: se un dirigente scolastico ordina la sospensione e il genitore la ignora, si configura un illecito. Una misura pensata per tutelare la salute collettiva, soprattutto in ambienti come le scuole, dove il rischio di epidemie è più alto. Chi non è in regola deve aggiornare al più presto il famoso documento richiesto, nonché il certificato vaccinale richiesto per legge. Solo quel foglio, infatti, rappresenta l’unico lasciapassare per rientrare in aula.