INPS sotto accusa – I nuovi aumenti pensione sono a rischio: se non controlli ti scippano 1.224€ l’anno | Scopri come difenderti

Pensioni a rischio? Ecco tutti i dettagli

Pensioni: cosa sapere (Foto: Canva) - Bitonto TV

SOS pensioni: gli aumenti attesi per il nuovo anno sono a rischio. Ecco cosa sapere e come tutelarsi

È allarme tra i pensionati: gli aumenti del 2025 rischiano di scomparire nel nulla.

La causa? Trattenute impreviste dell’INPS, errori nei calcoli e mancate verifiche.

Secondo alcune segnalazioni, fino a 1.224 euro all’anno potrebbero volatilizzarsi senza che nessuno se ne accorga.

Continua a leggere per scoprire perché e, soprattutto, come fare per tutelarsi.

Attenzione al cedolino: se non controlli perdi soldi

Molti pensionati danno per scontato che gli aumenti annunciati dall’INPS arrivino regolarmente e in modo corretto. Ma è proprio in questa fiducia che si nasconde il rischio maggiore come errori, trattenute non previste o ritenute in acconto mal calcolate. Piccole cifre che, mese dopo mese, fanno la differenza. Spesso questi importi non vengono nemmeno segnalati: solo chi controlla il cedolino mensile può accorgersi della discrepanza.

Per gli stessi motivi, l’Istituto nazionale della previdenza sociale nelle ultime ore è finito sotto accusa, dato che i famigerati aumenti per il 2025 sono a rischio. Se non controlli gli importi, infatti, potrebbero sottrarti fino a 1.224 euro l’anno. Il consiglio, pertanto, è più che mai semplice: non fidarti ciecamente del saldo. Passa al prossimo paragrafo per scoprire una volta per tutte come tutelarti e che cosa ne sarà degli aumenti.

Aumenti a rischio? Ecco come tutelare la tua pensione
Pensioni: scopri come tutelarti (Foto: Canva) – Bitonto TV

Pensione e aumenti: ecco cosa succede davvero e come difendersi

La pensione di maggio 2025 non presenta aumenti rispetto ad aprile, salvo rare eccezioni. Nonostante le attese, le regole per il calcolo sono rimaste invariate: le aliquote Irpef non sono state toccate e l’INPS continua ad applicare la ritenuta in acconto per l’anno in corso, che verrà conguagliata in futuro. L’unico aumento effettivo è destinato ai titolari di assegni pensionistici inferiori al minimo Inps (603,40 euro), che continuano a ricevere la maggiorazione straordinaria del +2,2%. Per tutti gli altri, l’unico vero adeguamento sarà a luglio con l’arrivo della quattordicesima mensilità, riservata a chi ne ha diritto.

La confusione nasce spesso dalla presenza di trattenute o conguagli, che possono neutralizzare completamente gli effetti dell’inflazione. Per questo motivo, anche se la pensione “dovrebbe aumentare”, l’importo netto può addirittura scendere. Pertanto, nessuno ti “scippa” 1.224 euro apposta. Ma se non controlli, rischi davvero di perderli. Per verificare che sia tutto sotto controllo, accedi ogni mese al tuo spazio personale su MyInps, verifica le voci di spesa e scarica il PDF del cedolino. Anche un piccolo errore può diventare una perdita considerevole se non te ne accorgi in tempo.