“Ho mal di pancia”, sono 4€ per la ricetta: adesso il medico ti fa pagare per ogni foglietto | Tutto scritto nel nuovo piano

Da oggi le ricette diventano a pagamento (Foto: Canva) - Bitonto TV
La nuova misura fa infuriare gli italiani: da oggi ogni ricetta medica diventa a pagamento. Ecco cosa sapere
Immagina di dover pagare ogni volta che chiedi una ricetta medica.
Che tu abbia mal di pancia o un semplice raffreddore, ogni foglietto potrebbe costarti fino a 4 euro.
Purtroppo, è quello che sembra emergere da un nuovo piano sanitario, che sta già facendo discutere.
Ma cosa sta succedendo davvero? Continua a leggere per scoprirlo.
In arrivo nuovi costi ogni volta che chiedi una ricetta medica
Ottenere una ricetta medica, per determinati farmaci, è una condizione obbligatoria. Che si tratti di antibiotici, pillole specifiche o antidolorifici, la prassi è sempre la stessa. Ora, però, ogni singola prescrizione potrebbe trasformarsi in una spesa aggiuntiva. L’idea che ci sia un prezzo per ogni ricetta sta già facendo infuriare migliaia di pazienti. La notizia, già virale via web e via social, parla di ben 4 euro a foglietto. Una cifra che, a lungo andare, potrebbe pesare (e non poco) sulle tasche dei cittadini.
Insomma, si tratta di una situazione certamente complicata, che coinvolge indirettamente anche chi già abitualmente si fa dare medicine senza ricetta, un’azione che prevede sanzioni molto salate e conseguenze a dir poco pesanti. In ogni caso, tra costi in crescita e controlli più rigidi, sembra che prendersi cura della propria salute diventerà sempre più oneroso. Continua a leggere per scoprire una volta per tutte cosa sta succedendo.
Cosa cambia davvero per le ricette: ecco cosa sapere
La realtà dei fatti è la seguente: dal 2 maggio entrerà in vigore una nuova misura sui ticket farmaceutici in Emilia-Romagna. I cittadini dovranno contribuire con una quota compresa tra 2,20 euro a confezione e un massimo di 4 euro per ricetta. La decisione, annunciata dal presidente regionale Michele de Pascale, punta a equiparare il sistema emiliano a quello delle altre regioni italiane, dove già si pagano i ticket anche sui farmaci. De Pascale ha sottolineato l’incoerenza del sistema attuale, che prevede il pagamento per visite ed esami ma non per i medicinali, anche per chi ha redditi superiori ai 100mila euro.
La delibera, approvata dalla giunta, interesserà circa due terzi della popolazione. In parallelo, è stata introdotta una misura di tutela per le famiglie: le prime visite specialistiche resteranno gratuite per i figli fino a 14 anni. La Regione spiega che la decisione è frutto di un confronto con i sindacati ed è necessaria per garantire la sostenibilità del sistema sanitario pubblico, sotto pressione per i costi crescenti legati a terapie innovative.