ULTIM’ORA AGENZIA DELLE ENTRATE, “ci dovete restituire € 50.000”: in arrivo le comunicazioni ufficiali

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Se la redigi male sei fregato - pexel - bitontotv.it

L’Agenzia delle entrate fa una strage. Stai attento alle comunicazioni che ricevi, ti chiedono di restituire tutto. Grossa mazzata per gli italiani

La dichiarazione dei redditi è uno degli adempimenti più importanti a cui i cittadini italiani sono chiamati ogni anno. Si tratta di un obbligo che non riguarda soltanto i lavoratori dipendenti o autonomi, ma chiunque percepisca redditi o possieda patrimoni che devono essere comunicati all’agenzia delle entrate.

L’idea alla base è semplice, permettere allo stato di conoscere in maniera trasparente le entrate e i possedimenti dei contribuenti, calcolando in maniera equa quanto ognuno è tenuto a versare per contribuire alle spese pubbliche.

Il modello più diffuso per assolvere a questo compito è il 730, che interessa la grande maggioranza dei contribuenti. Esistono però anche altri strumenti come il modello redditi persone fisiche, utilizzato soprattutto dai lavoratori autonomi con partita iva.

Non tutti però sono tenuti a presentare la dichiarazione. Ad esempio, chi ha un solo datore di lavoro e non possiede altri redditi o immobili, in alcuni casi è esonerato. Anche chi ha percepito somme molto basse, entro i limiti fissati di anno in anno, può non avere l’obbligo di presentarla.

Quanto è facile commettere errori

Negli ultimi anni il fisco ha introdotto strumenti pensati per semplificare la vita dei contribuenti. Uno di questi è la dichiarazione precompilata, disponibile online, che contiene già gran parte dei dati trasmessi all’agenzia da datori di lavoro, banche e altri enti. In teoria questo sistema dovrebbe ridurre tempi e difficoltà, ma nella pratica non sempre tutto è così semplice.

Non sorprende quindi che una parte consistente di italiani scelga comunque di rivolgersi a un commercialista o a un centro di assistenza fiscale. Affidarsi a un esperto significa ridurre il rischio di errori che potrebbero avere conseguenze pesanti. Le sviste sono infatti sempre in agguato.

Basta dimenticare di inserire un reddito accessorio o un possedimento immobiliare, oppure sbagliare un calcolo, per ritrovarsi a distanza di tempo con contestazioni da parte dell’agenzia delle entrate. Le sanzioni in questi casi non sono rare e possono risultare onerose, soprattutto quando si sommano interessi e more.

730
Quest’anno arriva la mazzata – pexel – bitontotv.it

In arrivo le comunicazioni dell’Ade

Le lettere che l’Agenzia delle entrate invia ogni anno a migliaia di cittadini dimostrano come qualcosa non torni nei conteggi o nelle informazioni trasmesse. Nella fase conclusiva di questi controlli, l’amministrazione non si limita a chiedere spiegazioni. Se emergono errori o omissioni, scatta la richiesta di restituzione delle somme non versate. L’Agenzia calcola quanto è dovuto, aggiungendo gli interessi maturati e le eventuali sanzioni, e chiede al contribuente di regolarizzare la propria posizione. In alcuni casi si tratta di importi limitati, in altri le cifre possono pesare non poco sul bilancio familiare.

Il meccanismo è semplice ma severo. Chi non ha dichiarato correttamente un reddito o ha omesso un bene immobiliare può vedersi recapitare una comunicazione che obbliga a rimettere mano al portafoglio. Le lettere inviate non vanno mai sottovalutate, perché rappresentano il passo che precede l’avvio di una procedura di accertamento più complessa. Per questo motivo la trasparenza e l’attenzione restano la miglior difesa per i contribuenti.