PATENTE: ora tra i documenti devi avere anche questa tessera | Se al posto di blocco non la mostri sono € 6.000

Nuove disposizioni per chi guida (Foto di Cleyton Ewerton da pexels) - bitontotv.it
Nuove regole sulla patente mettono in allarme: un documento in più da mostrare o una multa salata. Ecco cosa potrebbe cambiare per chi guida.
Chi guida, ora, dovrà fare attenzione a un documento in più. Una novità poco pubblicizzata, ma che potrebbe costare cara. Anzi, carissima: la sanzione può superare i 6.000 euro.
Non si tratta di dimenticare la patente a casa o di circolare senza assicurazione. Questa volta, la questione è più sottile. E riguarda un nuovo tipo di controllo, meno visibile, ma già attivo.
Il problema nasce da una serie di modifiche legislative recenti. E come spesso accade, quello che sulla carta sembra un chiarimento, nella pratica ha aperto un buco normativo. Uno di quelli che rischiano di colpire proprio chi dovrebbe sentirsi tutelato.
E così, da qualche settimana, si parla dell’introduzione di una tessera digitale da esibire insieme ai documenti di guida. Chi non ce l’ ha, rischia grosso. Ma soprattutto: rischia anche se è in regola.
Patente: adesso devi avere anche questa tessera
Negli ultimi tempi si è aperto un dibattito acceso su una nuova misura che interessa un gruppo particolare di automobilisti. Si parla di un documento digitale, una sorta di identificativo che dovrebbe distinguere chi utilizza certi tipi di farmaci e si mette al volante. L’obiettivo ufficiale è evitare sanzioni ingiuste, ma le modalità e le implicazioni non convincono tutti.
Il cuore della questione è la normativa che prevede il ritiro della patente al primo riscontro di sostanze vietate nel sangue, senza considerare se la guida sia effettivamente compromessa o meno. Questo ha creato non pochi problemi a chi, per motivi di salute, assume medicinali contenenti sostanze che potrebbero risultare positive ai test.
La nuova normativa
Per gestire questo problema, leggiamo su cannabisterapeutica.info, il ministero ha pensato a un sistema di riconoscimento digitale, che potrebbe assumere la forma di un codice o un QR da esibire durante i controlli. Un modo per segnalare alle autorità che la persona è in cura e non si trova in una situazione di abuso.
Tuttavia, questa proposta ha sollevato molte preoccupazioni, soprattutto in termini di tutela della privacy. L’idea di dover portare sempre con sé un documento che “etichetti” una condizione medica particolare non piace né ai pazienti né agli esperti legali. Il rischio concreto è che si possa creare una lista “invisibile” di persone riconoscibili solo da chi controlla, con tutti i problemi che ne derivano in termini di sicurezza dei dati e potenziali discriminazioni. Al momento, la situazione è ancora in fase di definizione e lascia molti dubbi aperti. Quel che è certo è che chi si trova in questa condizione si trova nel mezzo di un incrocio tra esigenze di sicurezza stradale e diritti individuali, con un sistema che deve ancora trovare il giusto equilibrio.