La maggiore fonte di guadagno in Puglia, ma ora non puoi più comprarlo | Un vero schiaffo per i residenti

trullo

Trullo pugliese (Foto di Freysteinn G. Jonsson su Unsplash) - bitontotv.it

Un prodotto simbolo della tradizione pugliese rischia di scomparire dagli scaffali. Scopri cosa sta accadendo.

Se pensi alla Puglia, cosa ti viene in mente? I trulli, il mare stupendo, le vacanze da sogno ma soprattutto i prodotti tipici che fanno impazzire chiunque metta piede in questa terra. Ce n’è uno in particolare che ha reso famosa la regione, un vero orgoglio per chi ci vive. E ora non puoi più comprarlo come una volta.

Sì, ok, la Puglia è conosciuta per tanti sfizi gastronomici, ma ammettiamolo, c’è un prodotto che fa davvero la differenza e che non può mancare in ogni cucina.

Un prodotto che, fino a poco tempo fa, regnava sovrano sugli scaffali. Ma ora? Qualcosa purtroppo sta cambiando.

Non parliamo di taralli o di fichi secchi (quelli sono sempre a posto, fortunatamente). Parliamo di un vero grande classico della cucina pugliese, che rischia di diventare il sogno di tutti, ma non più una realtà.

Puglia: il vero tesoro che si sta perdendo

Quando parliamo di eccellenze pugliesi non possiamo non riferirci all’ olio d’oliva. Purtroppo la qualità di questo prodotto è messa in discussione da chi ha capito che, per fare i soldi, basta giocare un po’ con le etichette. È un po’ come quelle ricette in tv, dove ti promettono un piatto gourmet con 3 ingredienti. Nella realtà, però, un olio davvero buono è tutt’altro. Non basta mettere una bella bottiglia verde e scrivere “extravergine” sopra. Purtroppo, la magia non funziona così.

Capita quindi di andare al supermercato e vedere una bottiglia di olio d’oliva a 2 euro. La guardi, pensi che sia un affare, poi ti accorgi che, in realtà, è l’olio da 2 euro che sta per fregarti. L’etichetta lucida ti inganna, il nome del produttore è tutto affascinante, ma il contenuto è una miscela di oli di scarso valore, che nemmeno il pane del giorno prima vorrebbe. E così ti ritrovi a spendere due spicci per qualcosa che potrebbe anche essere un olio da cucina, ma di certo non quel magico elisir che speravi.

ulivi secolari
Ulivi pugliesi (Foto di Mathilde Ro su Unsplash) – bitontotv.it

Uno schiaffo per i residenti

Il vero problema è che l’olio buono – quello fatto come si deve, con le olive raccolte a mano e spremute con amore – rischia di sparire dai supermercati. Sì, perché i furbetti, che vendono prodotti miscelati, riescono a tenere i prezzi bassi, mentre chi fa le cose per bene deve sostenere costi più alti. Risultato: il consumatore è sempre più tentato dal prezzo basso, e l’olio genuino finisce per essere messo da parte.

Eppure, scegliere il giusto olio non è solo una questione di prezzo, ma di salute, sapore e tradizione. Un buon olio non è solo un ingrediente, è una storia che arriva direttamente dal frantoio, fatta di amore per la terra e per la qualità. Quindi, la prossima volta che vedi una bottiglia a prezzo stracciato, fermati un attimo e chiediti come mai.