ALLARME AMBIENTALE: in Puglia si rischia la desertificazione | Si cerca il modo di salvare la regione

Effetti desertificazione (Pixabay)-bitontotv.it
Un rischio per i territori della regione, divenuto un vero e proprio allarme nella voce di esponenti politici, alla ricerca di una soluzione.
L’estate è stata una miniera d’oro per il turismo in Italia, in tutte le sue regioni, ma dall’altro lato, a causa delle sue conseguenze climatiche, ha fatto sprofondare campi e agricoltura in una situazione ancora più pesante.
Poche piogge e aridità oppure fenomeni improvvisi e violenti, hanno causato non pochi danni che si sono aggiunti a uno stato di salute non dei migliori.
Anche una delle mete più ambite dai turisti, la Puglia, sembra avere qualche problema in questo senso.
Sembra essere un vero e proprio allarme quello che si palesa per la regione Puglia e per le sue produzioni agricole.
Allarme ambientale: un rischio per la Puglia
Un settore, che come per il resto delle regioni italiane, è centrale nel bilancio economico regionale, ma anche per alcune specialità, pensiamo all’olio extravergine d’oliva, fiore all’occhiello entro i confini nazionali e fuori.
A levarsi è la voce della politica territoriale che guarda con attenzione e allo stesso tempo preoccupazione a un fenomeno che potrebbe essere la causa del crollo dell’agricoltura regionale: quello della desertificazione.
Un modo per salvare i territori della regione
Ad avanzare dichiarazioni sul problema è l’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano, di fronte alle conseguenze più tangibili di questo fenomeno, soprattutto a ridosso della torrida stagione estiva che non ha portato che poche piogge e spesso anche distruttive. Un esempio, il crollo delle raccolte di pomodoro, almeno del 30%, denunciato da Coldiretti Puglia. L’europarlamentare si dice pronta ad affrontare la questione ai tavoli europei “ho ricordato come quasi il 40% del territorio pugliese sia già a rischio, secondo studi consolidati.”
Secondo Valentina Palmisano, non si tratterebbe solo di cambiamento climatico ma anche e soprattutto di scelte agricole sbagliate, che hanno man mano causato impoverimento del suolo e disequilibrio ambientale. Vastissime aree del territorio regionale potrebbero essere condannate a questo destino. La soluzione secondo l’europarlamentare potrebbe essere quella indicata dalla scienza “un cambio di modello, che riporti al centro la qualità delle produzioni, come l’olio e il vino pugliese, e la capacità di rigenerare il suolo, invece di consumarlo”. In veste di esponente al Parlamento Europeo, è sua anche la richiesta alle istituzioni comunitarie di sostenere queste trasformazioni, i territori e le politiche agricole, prima che sia troppo tardi.