“La Legge 104 è una presa in giro”, ora le disabilità le protegge la 106 | Maggiori tutele per i meno fortunati

La Legge 104 è una presa in giro: cosa sapere

La Legge 104 è una presa in giro (Foto: Canva) - Bitonto TV

Una notizia che sta facendo discutere: a quanto pare ora c’è la Legge 106 a tutelare da disabilità. Cosa sapere

È scoppiata la polemica: secondo alcuni, la Legge 104 sarebbe ormai una presa in giro.

Da oggi, a garantire la protezione delle persone con disabilità entra in gioco la nuova Legge 106, che promette maggiori tutele per i meno fortunati.

Un cambiamento che segna una svolta importante.

Ecco cosa prevede davvero questa novità.

La 104 non vale più nulla: è una presa in giro

La Legge 104 sarebbe una presa in giro: è questa l’accusa che sta circolando, accompagnata dall’annuncio di una novità importante. Da oggi, a proteggere i diritti delle persone con disabilità entra in vigore la Legge 106, presentata come uno strumento in grado di garantire maggiori tutele per i meno fortunati. La nuova normativa è stata indicata come il punto di svolta per superare i limiti e le criticità che sarebbero presenti nella precedente legge. Secondo quanto comunicato, la Legge 106 non si limita a sostituire la 104, ma introduce un approccio più ampio e incisivo nella protezione delle persone con disabilità.

Si parla di un cambiamento rilevante, che dovrebbe avere un impatto concreto sulla vita quotidiana di chi necessita di assistenza e diritti speciali. La notizia ha già attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle famiglie coinvolte. Ma cosa cambia realmente e quali sono le novità più importanti introdotte dalla Legge 106? Passa al prossimo paragrafo per scoprirlo nel dettaglio.

Arriva la legge 106: cosa sapere
Arriva la legge 106 (Foto: Canva) – Bitonto TV

Ecco cosa sapere sulla Legge 106: tutti i dettagli

Chiariamo il tutto: la nuova Legge 106 del 18 luglio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio ed entrata in vigore il 9 agosto, segna un ampliamento concreto delle tutele per i lavoratori pubblici e privati con malattie oncologiche, invalidanti o croniche. Non sostituisce la Legge 104, ma la affianca introducendo istituti specifici: congedo biennale non retribuito fino a 24 mesi, diritto di accesso prioritario al lavoro agile dopo il congedo, sospensione dell’attività per lavoratori autonomi fino a 300 giorni l’anno e 10 ore annue di permessi aggiuntivi retribuiti per visite ed esami, questi ultimi attivi dal 1° gennaio 2026.

Per i dipendenti e gli autonomi interessati, molte misure sono operative da subito, ma per i permessi serviranno istruzioni operative dell’INPS. Le aziende dovranno adeguare procedure e software per consentire l’effettiva fruizione delle nuove assenze, con possibili ritardi iniziali. Si tratta di un passo importante verso una maggiore conciliazione tra lavoro e salute, offrendo strumenti concreti e mirati a chi affronta patologie gravi e continuative.