Comunicato ufficiale della banca, fare i BONIFICI è severamente vietato | I dipendenti dell’istituto possono chiamare la polizia

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Bonifico vietato (fonte wikicommons) - bitontotv.it

Stop ai bonifici? Qualcosa sta cambiando davvero, e alcuni istituti iniziano a prendere provvedimenti drastici.

Per anni ci hanno abituati a usare i bonifici per qualsiasi cosa. Pagare l’affitto? Bonifico. Versare la caparra? Bonifico. Regalare cinquanta euro alla nipote per la laurea? Ovviamente, bonifico. Con tanto di causale “Congratulazioni dott.ssa”.

Poi sono arrivati i bonifici istantanei. Roba da fantascienza fino a poco fa: premi un tasto e i soldi appaiono magicamente sul conto del destinatario, in tempo reale. È comodo, è veloce, è tracciabile. E soprattutto, ti fa sentire un po’ manager ogni volta che lo usi.

Anche lo Stato ci ha messo del suo. “Pagamenti tracciabili”, “basta contanti”, “spendi con la carta che ti diamo pure il cashback”. Insomma, ci hanno convinti: fare tutto con un clic è sicuro, moderno, giusto. Una rivoluzione silenziosa che ci ha resi tutti piccoli banchieri digitali.

E quindi ora, sentirci dire che fare un bonifico è vietato, beh, suona strano. Anzi, assurdo. Eppure è proprio quello che è sembrato succedere in una filiale emiliana nei giorni scorsi. Scopriamo cosa sta succedendo.

Banche: vietato fare i bonifici, cambia tutto?

Siamo a Bibbiano, filiale Unicredit. Secondo quanto raccontato da ilrestodelcarlino.it, una signora entra trafelata, il telefono in vivavoce, lo sguardo serio. Vuole fare subito un bonifico, e nemmeno per pochi spicci: si parla di quasi 50mila euro. Dice che deve farlo con urgenza, per ordine dei carabinieri. Già qui, qualcosa scricchiola.

Il dipendente allo sportello nota subito l’agitazione. La cliente parla con qualcuno al telefono che, a suo dire, è un comandante dei carabinieri. Le sta dettando l’IBAN su cui trasferire tutti i suoi risparmi, perché pare che il suo conto sia “a rischio”. Una frase che ormai dovrebbe far accendere più allarmi di un antifurto in centro città. E invece.

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Una filiale di Unicredit (fonte wikicommons) – bitontotv.it

Se lo fai arriva la polizia

L’impiegato, però, non si lascia ingannare. Si avvicina con garbo, chiede se ha bisogno di aiuto. E quando capisce che sta per cedere a una truffa, interviene. Il “comandante” dall’altra parte della linea alza la voce, minaccia, chiede nomi. Ma tutto resta un nulla di fatto e la truffa è sventata.

Grazie alla prontezza del dipendente (e alla formazione ricevuta), la cliente non ha perso nemmeno un euro. E se è vero che i bonifici non sono affatto vietati, è altrettanto vero che prima di farne uno da 50mila euro su richiesta di uno sconosciuto, anche se dice di essere un carabiniere, una domanda è meglio farsela. Magari in filiale, davanti a una persona vera.