MATTEO SALVINI batte cassa, tassa da € 2000 per queste auto | Ritiro della patente per chi non paga

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Nuova tassa per gli automobilisti (Foto di Freddy Kearney su Unsplash) - bitontotv.it

Una nuova misura colpisce alcuni automobilisti italiani con una spesa da capogiro. E chi non paga rischia grosso. Ecco cosa prevede il nuovo decreto.

Di tasse e spese impreviste, in Italia, si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Ogni anno spunta qualcosa di nuovo: balzelli, imposte, contributi creativi. E il portafoglio trema.

Stavolta però non si parla solo di soldi, ma anche di motori, regole nuove e qualche giro di vite che ha già fatto storcere il naso a molti.

C’è chi parla di sicurezza, chi di giustizia, chi semplicemente pensa che ci sia sempre un modo nuovo per far pagare gli automobilisti. Ma dietro le buone intenzioni, si nasconde un conto piuttosto salato.

E non parliamo di optional: qui la novità è obbligatoria, costosa e destinata a cambiare la vita – e le abitudini – di una fetta ben precisa di automobilisti italiani.

La nuova tassa che pesa sugli automobilisti

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, è scattata una novità piuttosto pesante per chi è stato pizzicato a guidare dopo aver alzato il gomito: per due anni dovrà muoversi solo su un’auto con un dispositivo chiamato Alcolock, una sorta di “etilometro di bordo” che blocca l’accensione del motore se si ha anche solo una traccia di alcol nel sangue.

Il bello (si fa per dire) è che tutta l’operazione è a carico del conducente: dalla spesa per il dispositivo, che viaggia sui 2.000 euro,  fino ai costi per la manutenzione, i boccagli da cambiare ogni tot, e i controlli periodici obbligatori. Il tutto da fare in officine autorizzate, secondo istruzioni molto dettagliate stabilite dal ministero guidato da Matteo Salvini.

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Cosa cambia con il nuovo decreto (Foto di Freddy Kearney su Unsplash) – bitontotv.it

Chi non si adegua rischia grosso

Secondo il governo si tratta di una misura necessaria per aumentare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti. Ma non sono mancate le polemiche: molti si chiedono se non si tratti di una punizione più economica che educativa. E soprattutto: che fine fa chi non può permettersi l’installazione? Niente auto. O peggio: niente patente.

Come se non bastasse, ci sono dubbi anche sul fronte pratico: diverse associazioni di categoria segnalano che molte auto, soprattutto quelle più vecchie, non sono compatibili con questo sistema. E senza un passaggio obbligatorio in Motorizzazione, potrebbero sorgere pasticci tecnici, responsabilità poco chiare e magari anche qualche ricorso legale. Il rischio è che, ancora una volta, si parta con le migliori intenzioni ma senza aver fatto bene i conti con la realtà e le questioni pratiche.