Questo bellissimo borgo ha un NOME IMPRONUNCIABILE, ma è il centro della storia Medievale

Questo luogo è imperdibile - pexel - bitontotv.it
Non puoi dire il suo nome ma devi assolutamente andarci. Non te ne pentirai
In un’epoca in cui viaggiare è sempre più un’esperienza da collezionare, un’emozione da vivere e raccontare, ci sono luoghi che restano nel cuore più di altri. In Italia, la ricchezza di borghi affascinanti è così vasta che il rischio è quello di non riuscire a scoprirli tutti.
Non si parla solo delle grandi città, celebri e iconiche, ma di piccoli centri nascosti tra colline, pianure o affacciati sul mare, che conservano intatte storie millenarie, architetture antiche e atmosfere sospese nel tempo.
Sono scrigni di pietra e memoria, custodi di leggende e tradizioni che resistono al passare dei secoli. Luoghi dove ogni angolo racconta qualcosa, dove il silenzio non è mai vuoto ma pieno di racconti. In questi borghi si scopre l’anima vera del paese, quella fatta di lentezza, di bellezza non urlata, di incontri autentici.
Camminare per i vicoli lastricati di queste piccole meraviglie significa immergersi in un altro tempo. Si possono incontrare chiese romaniche, portali scolpiti, affreschi nascosti e rovine antiche che spuntano all’improvviso tra le case.
I borghi pugliesi
Tra le tante regioni che custodiscono questo patrimonio di bellezza, la Puglia merita una menzione speciale. Non solo mare e trulli, ma un entroterra ricco di paesaggi collinari, uliveti secolari e borghi che sembrano sospesi nel tempo. Tra i gioielli pugliesi si trovano luoghi come Locorotondo, uno dei borghi più belli d’Italia, con le sue case bianche disposte a cerchio, il centro storico curato e le viste mozzafiato sulla Valle d’Itria.
C’è poi Cisternino, con il suo fascino discreto, i vicoletti che si arrampicano tra le case e le piazzette che invitano a sedersi e godere della quiete. Ostuni, la città bianca, è celebre per il suo colore abbagliante e il dedalo di stradine che la compongono, eppure conserva ancora un’anima intima, al di là dei flussi turistici.
Altri borghi meritano una visita per la loro autenticità, come Alberobello, patrimonio dell’umanità, ma anche piccoli centri meno noti come Martina Franca, con il suo barocco elegante, o Vico del Gargano, immerso nel verde e con una storia che si intreccia con il folklore. Ogni angolo della Puglia racconta qualcosa di vero e affascinante, tra profumi di cucina tradizionale, ospitalità genuina e una luce che sembra accarezzare le pietre antiche.
Il borgo col nome taboo
E poi c’è Troia, in provincia di Foggia, borgo che custodisce uno dei più bei esempi di architettura romanica della regione, con la splendida cattedrale e un centro storico compatto e ricco di scorci suggestivi. Eppure, nonostante la sua bellezza e il valore artistico che lo caratterizza, questo borgo è spesso messo in ombra dal suo stesso nome, che viene associato in modo superficiale a un significato volgare. Una sorte curiosa che lo penalizza agli occhi di chi si ferma al primo impatto, senza lasciarsi guidare dalla curiosità o dalla voglia di scoprire.
A parlarne è un articolo pubblicato da menshealth.com, che racconta come questo borgo pugliese finisca per essere trascurato anche nelle classifiche turistiche, non per la mancanza di meriti, ma per colpa di un nome che può sembrare fuori luogo. E invece Troia è un luogo autentico, affascinante, che meriterebbe ben altra attenzione, proprio come tanti altri borghi italiani meno noti, ma ricchissimi di bellezza e storia.