Dazi (Canva)-bitontotv.it
Il recente accordo sui dazi tra USA e UE, non cancella le possibili ripercussioni della nuova politica economica sui mercati nostrani.
Un mondo in cui le merci viaggiano e si muovono, da un continente all’altro, senza più barriere e senza più confini, è il risultato di un desiderio di globalizzazione.
Qualcosa che presenta molti vantaggi ma, come per tutto, anche alcuni limiti. Grandi potenze commerciali, quelle occidentali e quelle orientali, che si sfidano a colpi di competizione in ogni settore.
Un commercio globale a cui però il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, sin dal suo insediamento nello Studio Ovale, ha voluto mettere un freno.
Che sia per tutela del mercato statunitense, che sia per ideologia o per strategia, i dazi sono ad oggi una realtà con cui i Paesi di tutto il mondo devono fare i conti.
Anche l’Unione Europea è naturalmente uno dei protagonisti di questa storia. Durante queste ultime settimane i suoi vertici e i capi di governo degli Stati Membri, hanno dovuto interfacciarsi con la nuova politica economica di Trump.
Una politica, in potenza, dagli effetti devastanti, ma in atto, attraverso l’accordo sui dazi raggiunto tra USA e UE, sembra avrà più contenute ripercussioni.
Ma inevitabilmente ce ne saranno, perché l’ “effetto Trump” è realtà e toccherà da vicino le realtà europee e italiane, regione per regione, in fatto di esportazioni. Un’analisi che assume i contorni di un vero e proprio allarme, quella di Svimez, l’associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno. Sarebbero poco più di 1300 i posti di lavoro a rischio nella regione Puglia a seguito dell’effetto dazi imposto da Donald Trump all’accordo tra Usa e Unione Europea, avvenuto di recente, che fissa le tariffe al 15%: una notizia che viene fuori da un’attenta analisi di Svimez.
L’associazione ha indagato circa i volumi di esportazione di ogni regione del nostro Paese, concentrandosi proprio sulla Puglia per la quale le cose non si mettono proprio bene, almeno come si evince dal rapporto. L’effetto Trump costerebbe una vera e propria riduzione del Pil. Secondo Svimez, che prende in considerazione anche il comparto farmaceutico, parliamo di una cifra pari a 80 milioni, pari al -0,1%, oltre che una diminuzione delle esportazioni sul mercato americano, un -13% rispetto ai livelli attuali, per un costo di 117 milioni. Un prospetto che in futuro potrebbe incidere notevolmente sul lato occupazionale della regione e sulle imprese pugliesi.
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