Nella città si vive nel TERRORE, o rispetti la raccolta differenziata o rischi il linciaggio in piazza | Si torna alle regole del Medioevo

Raccolta differenziata (Corporate+)-bitontotv.it
La raccolta differenziata non è mai stata così seria: se sbagli fai una brutta fine. Ecco cosa devi sapere
La raccolta differenziata non è una semplice regola: è una questione di ordine pubblico.
Chi sbaglia viene guardato male, segnalato e addirittura linciato.
La pressione è altissima e il controllo quotidiano.
Ma com’è nata questa rigidissima cultura del riciclo? Non resta che scoprirlo.
Se non rispetti le regole vieni linciato in piazza
A Bari la raccolta differenziata è diventata una vera e propria ossessione collettiva. Non rispettare le regole non è solo un’infrazione: è un gesto che può scatenare l’ira del vicinato, con reazioni anche violente. Chi sbaglia rischia di essere pubblicamente umiliato, indicato, additato e perfino linciato. In alcuni quartieri, basta una busta sbagliata nel giorno sbagliato per far scattare polemiche, discussioni accese e denunce pubbliche. La pressione sociale è altissima e non esiste tolleranza per chi non si adegua.
L’attenzione dei cittadini è costante, i controlli incrociati frequenti e l’occhio vigile del vicino sempre pronto a intervenire. Vivere a Bari significa convivere con una cultura della raccolta differenziata che non lascia spazio a incertezze. Tutti sanno cosa fare, come farlo e quando. E chi non si adegua, finisce nel mirino. Ma cosa ha portato a un controllo così rigido e capillare? Passa al prossimo paragrafo per entrare nei dettagli di questa realtà sorprendente.
Ecco perché la raccolta differenziata a Bari è così importante
Il fatto che ha acceso la polemica nasce da un episodio realmente accaduto sulla spiaggia di Pane e Pomodoro, a Bari, nella notte tra venerdì e sabato. Intorno a mezzanotte e mezza, due gruppi si trovavano lì per festeggiare: uno formato da ragazzi poco più che ventenni, l’altro da adulti sulla quarantina. Il clima inizialmente festoso si è presto trasformato in tensione dopo che, durante i fuochi d’artificio e il lancio di bottiglie in mare, una ragazza ha fatto notare educatamente l’esistenza dei cassonetti per la raccolta differenziata.
Da lì, la situazione è degenerata: urla, minacce e poi l’aggressione fisica. Due giovani del primo gruppo sono stati inseguiti e picchiati, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove si sono presentati il giorno seguente. Uno di loro ha riportato ferite guaribili in venti giorni. I carabinieri e un’ambulanza del 118 sono intervenuti sul posto. Una denuncia formale è attesa nelle prossime ore. Tutto, incredibilmente, per una questione di rifiuti.