€ 1.200 sul conto corrente solo presentando il proprio CONTRATTO DI LAVORO | Si apre la strada alla quindicesima

Il lavoro (Foto di Andrea Piacquadio da pexels) - bitontotv.it
Se hai questo contratto di lavoro ti arrivano 1200 euro direttamente sul conto corrente. Questa è la quindicesima, e siamo nel periodo giusto.
C’è chi sogna la quindicesima da sempre, chi una vincita a sorpresa, chi semplicemente un aiuto per tirare avanti.
E se ti dicessero che con un normale contratto di lavoro e un reddito nella media, potresti ritrovarti fino a 1.200 euro in più sul conto corrente ogni anno? Una quindicesima, appunto.
In realtà c’è da precisare che è una misura già esistente per molti, e che a partire dal 2025 continuerà a dare una mano a milioni di italiani. Si riceve senza nemmeno doverla richiedere, e può diventare una vera boccata d’ossigeno.
Serve solo, come detto, un contratto di lavoro. Ma vediamo nello specifico come funziona questa quindicesima e chi può riceverla.
La quindicesima sul conto se hai questo contratto di lavoro
I destinatari di questa somma aggiuntiva sono chi lavora come dipendente o percepisce determinati trattamenti assistenziali legati alla perdita del lavoro. In pratica, basta avere un contratto attivo o una NASpI, e rientrare in determinati limiti di reddito. Il sistema la eroga in automatico: nessun modulo da compilare, niente file digitali da scaricare.
Chi si trova in una fascia di reddito sotto i 15.000 euro lordi l’anno, riceve ogni mese un extra da 100 euro, direttamente in busta paga o via bonifico (se disoccupato). Un piccolo tesoretto che, a fine anno, vale appunto 1.200 euro. Chi invece guadagna un po’ di più, fino a 28.000 euro, può comunque ottenerlo, ma solo se le detrazioni superano l’imposta lorda dovuta.
Arriva direttamente senza fare nulla
Questa misura non è solo un gesto simbolico: serve a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie, sostenere i consumi e aiutare chi si trova in difficoltà in un periodo di instabilità economica. Ecco perché viene spesso confermata, anno dopo anno, anche se con lievi modifiche. Nel 2025 per esempio il calendario dei pagamenti è stato già stilato: per i nuovi beneficiari della NASpI, le date chiave sono state 14 e 27 giugno, ma chi lo riceve da tempo lo troverà come sempre accreditato in automatico. Anche l’INPS è coinvolto nell’erogazione, per i casi previsti.
Un’altra cosa interessante poi è che non ci sono sorprese fiscali. I contribuenti possono anche scegliere se riceverlo ogni mese o tutto insieme tramite dichiarazione dei redditi. Una flessibilità utile per chi deve gestire spese stagionali, scolastiche o familiari. Dunque oggi l’ex Bonus Renzi continua a vivere e ad adattarsi ai tempi. Non è certo un regalo, ma un diritto, pensato per chi lavora, paga le tasse e merita un sostegno.