Fotovoltaico (Pixabay)-bitontotv.it
La preoccupazione crescente per un’invasione indiscriminata degli impianti, solleva richieste urgenti e proposte.
Spesso modernizzazione, innovazione tecnologica, tutto quello che si definisce come progresso, richiede sacrifici di un certo spessore.
Allo stesso modo la transizione alle energie rinnovabili, significa sacrificare qualcosa per creare nuove forme di produzione energetica.
Impianti che nel corso degli anni diventano sempre più numerosi, occupano sempre più spazio e modificano per sempre aspetto e anima del territorio.
Molte regioni del Sud Italia, per la loro conformazione geografica, sembrano particolarmente adatte allo scopo. La Puglia è tra queste, lo sta vivendo sulle sue terre.
Non a caso CIA Agricoltori Italiani di Puglia a chiedere con tutte le sue forze di mettere un freno a quello che è il processo di transizione alle energie green e rinnovabili.
Una richiesta che sembra quanto mai urgente, rivolta al governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, quella di modificare la legge regionale per fermare quella che sembra una vera e propria invasione degli impianti fotovoltaici sui terreni pugliesi.
Attraverso una comunicazione ufficiale, a mezzo lettera siglata dal Presidente Gennaro Sicolo avente appunto come destinatario il governatore Emiliano, CIA Puglia fa richiesta formale di un tavolo che riunisca tutte le istituzioni, gli enti e le figure responsabili degli uffici regionali, rispetto alla questione energia rinnovabile e fotovoltaico. Quello che Sicolo chiede, attraverso le parole della lettera, è cambiare la legge regionale in vigore che regola le autorizzazioni in materia di realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. Un pericolo imminente secondo CIA che afferma la necessità di “fermare l’invasione indiscriminata dei pannelli a danno delle produzioni agricole”, per non far sì che succeda di nuovo quanto tristemente accaduto a Bitonto nello scorso mese di maggio.
Ben duemila piante di olivo, su circa 15 ettari di terreno, sembra siano state espiantate per fare spazio alla realizzazione di un impianto fotovoltaico. La richiesta di CIA non rimane sulla carta ma si fa concreta attraverso una vera e propria proposta di legge alternativa, già consegnata in passato a Emiliano, elaborata da Massimo Fragassi, responsabile Ufficio Legislativo CIA Puglia. Lo scopo della proposta è quello di tutelare in tutti i modi non solo il suolo agricolo e di conseguenza le produzioni pugliesi, ma realizzare questi impianti su aree dismesse come zone industriali, cave o terreni incolti da almeno 5 anni, preservando il consumo di suolo regionale e dando anche più spazio alla voce delle amministrazioni locali.
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