Per dare il nome a tuo figlio dovrai pagare € 500 | La nuova sassata alla natalità italiana

Scegli bene o paghi caro

Dargli il nome ti costa caro - pexel bitontotv.it

Devi stare attento anche al nome che scegli. Se sbagli lo Stato ti tassa pesantemente

Tra i tanti momenti che scandiscono l’attesa di un figlio, uno dei più emozionanti e delicati è certamente la scelta del nome.

Dare un nome a una nuova vita non è solo un atto simbolico, ma una decisione carica di significato, che accompagna il bambino per tutta la sua esistenza.

I genitori si interrogano a lungo, sfogliano libri, cercano ispirazione tra amici, parenti e personaggi famosi, provano a immaginare come suonerà quel nome accanto al cognome, se sarà adatto sia a un neonato che a un adulto,.

Spesso la scelta riflette il carattere dei genitori, i loro valori, le loro aspettative. Ci sono coppie che si accordano in pochi minuti, altre che discutono per settimane.

Tra tradizione e gusto personale

Il nome non è solo un’etichetta, ma una parte dell’identità, il primo dono che si fa a chi sta per nascere. Non mancano le famiglie in cui la tradizione gioca un ruolo fondamentale.

In molti casi, si sceglie di dare al bambino il nome di un nonno o di una nonna, spesso scomparsi, come gesto di affetto e memoria.  È un modo per mantenere vivo un legame, per rendere omaggio a chi ha segnato la storia familiare.

Dall’altra parte ci sono invece i genitori che desiderano rompere ogni legame con il passato, scegliendo nomi fuori dagli schemi, moderni, internazionali o addirittura inventati.

Il nome
La scelta del nome – pexel – bitontotv.it

Una cifra grossa per un nome

E proprio a proposito di burocrazia, c’è un paese in cui la questione del nome non è soltanto emotiva ma anche economica. In Svezia esiste una legge che prevede una vera e propria tassa sul nome da dare ai figli. I genitori sono tenuti a registrare il nome del neonato presso l’anagrafe entro tre mesi dalla nascita. Se non lo fanno, devono pagare una sanzione.

Ma non è tutto. Alcuni nomi, se ritenuti inadatti, offensivi o troppo stravaganti, possono essere respinti dalle autorità. In questi casi, i genitori devono proporre una nuova scelta, altrimenti incorrono in multe ancora più salate. Il sistema svedese mira a tutelare il benessere del bambino, evitando che venga marchiato da un nome ridicolo o troppo eccentrico. L’ufficio di stato civile ha respinto nel tempo nomi come Ikea, Metallica o Superman, ritenendoli inappropriati.