PARCHEGGIO DISABILI: ora non basta il tesserino, senza il codice sono € 344 di multa | La Legge 104 non tutela più nessuno

Parcheggia qui e ti arriva la multa

Ti multano anche se hai il contrassegno - pexel - bitontotv.it

Se lo esponi ti multano lo stesso. Da oggi ti becchi la multa e non hai più alcuna tutela. Devi procurarti un altro documento

Trovare parcheggio è, da sempre, una delle imprese più complicate nelle grandi città italiane. Ogni giorno migliaia di automobilisti si ritrovano a girare per quartieri interi alla ricerca di uno spazio libero dove lasciare l’auto, spesso senza successo.

Il problema riguarda soprattutto i centri urbani più popolosi, dove la densità di veicoli è elevata e gli spazi disponibili sempre più limitati. La frustrazione di non sapere dove parcheggiare è così comune che molti decidono di investire in un box privato o in un posto auto condominiale, soluzioni costose ma spesso inevitabili.

Per chi invece non può permetterselo, restano le strisce bianche e blu, rispettivamente gratuite e a pagamento. Le prime sono ormai rare nei centri storici, mentre le seconde, a pagamento, richiedono il continuo ricorso a parcometri o app per la sosta, che non sempre funzionano in modo efficiente.

In alcuni casi, parcheggiare in modo scorretto diventa quasi un atto disperato, ma le sanzioni non tardano ad arrivare. Il codice della strada è chiaro e prevede multe salate e, nei casi più gravi, anche la rimozione del veicolo.

Il contrassegno disabili

A questo scenario già complicato si aggiungono le esigenze delle persone con disabilità, che per legge hanno diritto a posti riservati, facilmente riconoscibili dal simbolo a terra e dal cartello verticale.

Per parcheggiare in questi spazi è obbligatorio esporre un apposito contrassegno rilasciato dal comune di residenza, documento che permette la sosta anche nelle zone a traffico limitato o nelle aree con limitazioni. Questo sistema mira a garantire a chi ha difficoltà motorie la possibilità di muoversi in autonomia e con dignità, soprattutto in aree urbane complesse.

Tuttavia, non sempre il solo possesso del contrassegno dà diritto a occupare un determinato posto auto. Questo sta generando il panico tra gli automobilisti.

Attento a dove parcheggi
Ti spetta la multa – pexel – bitontotv.it

La verità sul contrassegno

Esistono infatti due categorie di stalli: quelli generici, destinati a chiunque sia in possesso del contrassegno, e quelli personalizzati, assegnati nominalmente a una persona specifica. In quest’ultimo caso, se un altro automobilista, pur con regolare contrassegno, parcheggia nello spazio riservato a un altro nominativo, può incorrere in una sanzione. Questa distinzione è fondamentale per evitare disguidi e ingiustizie.

I posti personalizzati sono solitamente richiesti da chi ha necessità particolari e vengono concessi dopo un iter burocratico preciso. Occupare uno di questi spazi senza autorizzazione equivale a violare un diritto altrui. Anche se si è in possesso del contrassegno, è sempre necessario verificare se lo stallo sia generico o intestato, spesso indicato da una targa o da un cartello con il nome del titolare.