Suolo agricolo e naturale (Pixabay)-bitontotv.it
A tutela di un bene così unico, di fronte a una presunta espansione incontrollata, si leva la voce della politica.
Il territorio non è solo paesaggio ma è anche e soprattutto un bene pubblico, fonte di sostentamento e base per il presente e soprattutto il futuro delle popolazioni.
Dinnanzi alla progressiva espansione dei centri urbani, all’edilizia incontrollata, all’industrializzazione, è necessaria una tutela attenta.
La politica locale molto spesso si ritrova a dover fare i conti con questioni non poco spinose che riguardano tutto questo.
Anche perché spesso l’idea di progresso non va d’accordo con quella di sostenibilità ambientale.
Come dopo il recente Consiglio Comunale che si è tenuto a Bitonto per discutere sull’impianto del “Pozzo delle Grue”. C’è chi ha voluto far sentire la sua voce.
A difesa del territorio, contro la temuta espansione indiscriminata della costruzione di impianti da fonti rinnovabili, giunge diretta una nota congiunta dal fronte politico di Sinistra Italiana, Strada in Comune e Partito Socialista Italiano.
Essa ha la forma di una proposta di mozione denominata proprio “Mozione contro il consumo di suolo agricolo e naturale per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili” e il suo obiettivo sarebbe quello di difendere appunto il suolo agricolo e il territorio della città di Bitonto, già minacciato dall’urbanizzazione, dalle infrastrutture, dall’industria.
Un nuovo nemico sembra affacciarsi all’orizzonte, sembra aver puntato qualcosa che è indispensabile al settore agricolo e alimentare, ma anche dal punto di vista prettamente ambientale e ecologico, necessario alla biodiversità o al cambiamento climatico, oltre che vitale per il paesaggio: il suolo agricolo. I tre partiti, nella loro mozione sottolineano come spesso a favore di quello che viene definito progresso, si dimenticano i costi troppo alti da pagare.
A pagarli è in primo luogo l’ambiente e poi gli stessi cittadini. L’oggetto della mozione è la richiesta da parte di Strada in Comune, Sinistra Italiana e PSI, alla giunta e al sindaco di agire per evitare tutto questo. Nello specifico essi chiedono una moratoria immediata su nuove edificazioni che richiedono un consumo eccessivo di suolo agricolo, tranne laddove ci siano comprovate motivazioni.
La richiesta contempla anche l’avvio rapido dei lavori di redazione del Piano Urbanistico Generale completo di un piano strategico che disponga non solo quanto chiesto nella mozione, ma anche riqualificazione urbana e edilizia e bonifica di aree dismesse. Per quanto riguarda la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, i tre partiti indicano come soluzione alternativa ai suoli agricoli, l’utilizzo di superfici già antropizzate.
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