Puglia nella morsa del Caldo torrido: le temperature estreme e la siccità mandano in crisi allevamenti e coltivazioni

Caldo estremo (Pixabay)-bitontotv.it
Le temperature estreme, compromettono sopravvivenza e produzione di due settori fondamentali dell’economia regionale.
Attesa durante tutto l’anno, soprattutto durante la lunghissima, buia e fredda stagione invernale, l’estate sembra essere diventato un piacere solo per chi riesce ad essere spesso in vacanza.
Per coloro i quali continuano la vita di sempre, potendosi ritagliare pochi giorni di svago, l’afa e le temperature incontenibili sono un problema.
Un clima da girone infernale che purtroppo causa problematiche ancora più gravi.
Tutte le regioni italiane lo stanno vivendo in queste settimane. Anche la Puglia nella morsa del caldo più torrido.
Le conseguenze del caldo torrido in Puglia
Se da un lato favorisce il turismo e il sold out sulle spiagge incantevoli della regione, dall’altro manda in crisi altri settori ugualmente vitali per l’economia e il sostentamento.
Gli effetti dell’anticiclone nordafricano che interessa il territorio pugliese da giorni e le sue temperature da record, oltre i 40 gradi hanno già mandato in crisi allevamenti e comparto agricolo.
Le difficoltà di due comparti fondamentali
La situazione di grave disagio è oggetto dell’allarme lanciato da Coldiretti Puglia: alla base la grave condizione in cui versano per esempio gli animali nelle stalle. Per far sì che temperature così roventi possano essere sopportate dal bestiame, molti allevatori hanno pensato all’installazione di docente refrigeranti e ventilatori, in modo che questi possano tentare di abbatterle almeno un po’.
Pensiamo che oltre una temperatura tra i 22 e i 24 gradi, questi ultimi cominciano ad avvertire tutte le conseguenze del caldo: non mangiano più come dovrebbero, bevono almeno il doppio dell’inverno e di conseguenza producono meno latte. Gli animali soffrono fin troppo questa stagione, soprattutto da quando è diventata così insopportabilmente afosa, ma a essere colpita è soprattutto la produttività degli allevamenti.
Essa registra per forza di cose un calo a cui gli allevatori devono rispondere adottando quelle che sono vere e proprie strategie d’emergenza come la somministrazione di più pasti in più momenti della giornata. Ma il danno del caldo torrido colpisce direttamente tutto il settore agricolo e di questo ce ne stiamo accorgendo da anni ormai. La siccità è una piaga irreversibile e lo dicono i dati.
Coldiretti Puglia la definisce “la calamità più grave” : le dighe appaiono svuotate, il cambiamento climatico che imperversa, le piogge rare e mal distribuite, tutti fattori che compromettono l’agricoltura pugliese, che ogni ogni anno, dopo l’estate esce indebolita da perdite ingenti, come nel 2024 quando le perdite hanno sfiorato il miliardo di euro.