Il piatto della domenica “vietato” ai vegetariani | Mangi un vero ROMBO DI TUONO

rombo di tuono a tavola-fonte-Youtube-Giovannabaltico-Bitontotv.it
Se non hai mai assaggiato questo piatto della domenica, allora non sai ancora che cos’è la vera tradizione.
Ingredienti semplici e genuini per una pietanza dal sapore deciso e dal nome evocativo.
I vegetariani non vorranno nemmeno sentirne parlare ma è una prelibatezza tipica della regione d’Italia in cui si cucina meglio.
Non puoi proprio perdere l’occasione di assaporare tutto il gusto del Sud Italia a tavola: è da leccarsi i baffi.
Scopri di che cosa si tratta e perché a ogni morso senti un rombo di tuono.
Piatto della domenica, la prelibatezza dai sapori decisi e indimenticabili
Il piatto della domenica è sempre una pietanza preparata con cura, con calma, in base a una ricetta antica, tramandata di generazione in generazione, che serve non solo a sfamare ma a contribuire alla convivialità. Si tratta sempre di una leccornia genuina fatta in casa che conferisce al giorno di festa un sapore deciso, diverso dai piatti frugali consumati durante gli altri giorni della settimana.
Dunque un piatto elaborato, importante. Il piatto della domenica per eccellenza è quello che fa parte della tradizione gastronomica di una delle principali regioni del sud Italia, una zona che vanta una cucina di alto livello, ricca di prodotti di terra e di mare. Non è un piatto come un altro, quello di cui parliamo è un PAT, ovvero un Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Puglia. Il manicaretto in questione, a partire dal 2024, è tutelato ufficialmente da un’associazione che mira a conservare e a proteggere la storica ricetta che si può trovare solo nella cittadina in cui è nato. Scopri di cosa si tratta e perché è così buono e prezioso.
Il nome evocativo di una pietanza unica nel suo genere
Il luogo in cui si prepara il piatto della domenica più appetitoso che ci sia è Turi, un Comune in provincia di Bari, un luogo in cui il buon cibo è sacro. Come si legge sul sito web www.cibotoday.it il piatto in questione ha un nome speciale, che evoca il rumore del rombo del tuono ed è lo stesso che dovrebbe provocare questa pietanza una volta arrivata nello stomaco di chi la mangia.
Dunque si tratta del Trònere, una parola che in dialetto turese vuol dire tuono o tuonare ed è una prelibatezza composta da carne di cavallo o di vitello, provolone, ventresca, prezzemolo, pancetta, cipolla, pomodoro e aglio. Le fette di carne vengono arrotolate come delle classiche braciole al sugo e poi cotte al forno.