Ce lo insegnano gli agricoltori pugliesi: ecco il trucco per un OLIO di elevata qualità | Ora li copiano tutti

Ecco perché l'olio pugliese è così buono (Foto: Canva) - Bitonto TV
Perché l’olio pugliese è così buono? Semplice, perché gli agricoltori sfruttano questo trucco che tutti copiano
La Puglia è una regione dai mille primati.
Al turismo, ai piatti tipici e alle spiagge bianche, ci si aggiunge ora anche lui: l’olio.
Tutti vogliono conoscere il trucco per produrne uno così buono.
Non ti resta che continuare a leggere per scoprire il segreto che tutti copiano.
Puglia: una regione invidiata (e imitata) in tutto il mondo
La Puglia è una terra delle infinite meraviglie, di ogni tipo. Che siano esse culturali, storiche o naturalistiche, non stupisce che questa regione del Sud Italia sia una delle più invidiate, apprezzate e – perché no – anche imitate nel resto del mondo. Degli esempi? I trulli di Alberobello, patrimonio UNESCO, le Saline di Margherita di Savoia, il Parco Nazionale del Gargano, le Grotte di Castellana e chi più ne ha, più ne metta.
Ma non finisce qui: perché tra gli elementi pugliesi più stimati nel mondo c’è anche l’olio. Ad essere particolarmente apprezzata ci pensa la sua altissima qualità, fatta di un sapore eccezionale, unico nel suo genere. A quanto pare, gli agricoltori sfrutterebbero un particolare trucco al fine di renderlo così buono. Una sorta di tattica che, anche in questo caso, viene copiata e invidiata in tutto il mondo. Ecco allora di qualche segreto stiamo parlando.
Ecco il segreto degli agricoltori pugliesi per un olio di qualità
Perché l’olio pugliese è così buono? Semplice, perché l’ulivo viene potato nel mondo giusto. La potatura è infatti una pratica fondamentale per garantire la salute e la produttività dell’albero e pertanto deve essere fatta nel modo e nel periodo giusto. Importantissima, in primis, è proprio la tempistica: difatti, è consigliabile effettuare la potatura dell’albero nei primi mesi estivi, evitando però le giornate troppo calde o i momenti di siccità. Altrettanto importante è la capacità di mantenere la naturale forma pulita e naturale dell’ulivo, senza apportare tagli drastici o non necessari.
Proprio qui si inserisce il terzo aspetto cruciale: l’identificazione dei rami secchi e malati che devono assolutamente essere rimossi, così da prevenire la diffusione di malattie nell’intero albero. Una volta portata a termine la pratica, anche la manutenzione post potatura è fondamentale, compreso il giusto innaffiamento. Insomma, considerato quanto è buono l’olio pugliese, pare proprio che gli agricoltori di quella regione abbiano trovato il modo per potare l’ulivo nel migliore dei modi.