La Puglia è la regione dei BABY PENSIONATI: a 60 anni ti mettono a riposo | Qui il vero Paese dei Balocchi

Se vuoi concludere la tua attività lavorativa prima di raggiungere l’età contributiva e anagrafica per andare in pensione, trasferisciti qui.

Da questo momento in poi la regione del tavoliere sarà chiamata ufficialmente il “Paese dei balocchi”: i cittadini in pensione sanno bene perché.

Ecco come fare per andare in pensiona prima del previsto: è boom di richieste in Puglia.

I baby pensionati ora saranno tutti in Puglia: l’opportunità per smettere di lavorare e godersi la vita.

Non aspettare di soffiare 67 candeline e approfitta dell’iniziativa statale per interrompere la vita lavorativa in anticipo.

Pensione, l’iniziativa statale per interrompere la vita lavorativa in anticipo

L’età pensionabile in Italia è di 67 anni, sia per gli uomini che per le donne. Oltre a questo requisito però occorre anche aver raggiunto l’età contributiva, che, nel 2025, deve obbligatoriamente essere pari a 20 anni. Questo limite crea uno scarso ricambio generazionale, con persone in età sempre più avanzata che continuano occupano la propria posizione, ostacolando l’ingresso delle nuove risorse. Dunque si crea uno squilibrio nella forza lavoro, composta da ultracinquantenni e ultrasessantenni con un conseguente alto tasso di disoccupazione giovanile.

Se dopo una vita di sacrifici, trascorsa a lavorare, hai pensato di chiedere la meritata di pensione di vecchiaia, è un problema che conosci bene e di certo avrai calcolato per quanti anni hai versato i contributi, rimanendo però con l’amaro in bocca per via dei criteri vigenti in Italia. Per fortuna però da qualche anno a questa parte, il Governo italiano si è impegnato nell’adozione di diverse iniziative per cercare di permettere il cosiddetto “Pensionamento anticipato” ai contribuenti, ed è proprio di pochi giorni fa una buona notizia che riguarda la possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia a 61 anni. Scopri chi può, finalmente, smettere di lavorare.

Come fare a chiedere e a ottenere il pensionamento anticipato

Per fortuna, per alcuni tipi di professioni, è possibile andare in pensione prima del previsto. Come si legge su www.investireoggi.it infatti, si può anticipare di ben 5 mesi la pensione di lavoratori che svolgono attività logoranti. Il motivo è che hanno un’aspettativa di vita inferiore alla media. Inoltre, il decreto legislativo 67 del 2001 definisce alcuni lavori “usuranti”. Si tratta di attività nelle miniere, nelle cave, nelle gallerie, in spazi angusti, attività di trasporto di amianto o che prevedono esposizione ad alte temperature. Anche i palombari, chi lavora tra mezzanotte e le 5, gli impiegati in linee di montaggio a catena, gli autisti di trasporto pubblico di mezzi con almeno sei posti sono considerati “usuranti”.

“Gravosi” invece sono i lavori degli addetti alle pulizie, macchinisti, infermieri e ostetriche che lavorano sul turni, conciatori di pelli e di pellicce, conducenti di camion, gru, netturbini, lavoratori agricoli, marittimi, pescatori, lavoratori del reparto siderurgico, edile e dell’assistenza a persone non autosufficienti. Chi ha svolto tali professioni può contare sulla cosiddetta Quota 41, che consente di andare in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica, se si hanno 41 anni di contributi complessivi, o 35 anni di contributi effettivi o un anno di contributi prima dei 19 anni o se per sette degli ultimi dieci anni o per sei degli ultimi sette anni si è svolta l’attività gravosa o usurante.