FURTI AL SUPERMERCATO: ora sono permessi dalla legge, intervenire è impossibile | Gestori letteralmente disperati

I furti nei negozi e al supermercato sembrano essere ormai ammessi: ecco cosa sta succedendo

I furti nei supermercati sono sempre più frequenti, ma la legge sembra non offrire strumenti concreti per fermarli.

I gestori, impotenti di fronte a ladri impuniti, parlano di una situazione fuori controllo.

Intervenire è spesso impossibile e le conseguenze legali scoraggiano ogni reazione.

Continua a leggere per scoprire perché tutto questo sta accadendo davvero.

Aumentano i furti al supermercato, ma ormai la legge è dalla loro parte

Sempre più spesso, i gestori dei supermercati si trovano a fronteggiare una situazione paradossale: i furti all’interno dei punti vendita sembrano ormai diventati impossibili da contrastare. Secondo quanto emerso, la normativa attuale renderebbe estremamente difficile intervenire in caso di furto, persino quando l’autore viene colto in flagrante. Gli addetti alla sicurezza sono spesso costretti ad assistere senza poter agire, mentre i responsabili dei negozi denunciano una vera e propria escalation di episodi, con ripercussioni pesanti sulle attività commerciali.

In molti casi, chi ruba esce indisturbato, mentre chi gestisce il punto vendita è lasciato solo ad affrontare danni economici e frustrazione crescente. L’impotenza di fronte a questi episodi è tale che sempre più commercianti parlano apertamente di resa e di uno Stato assente. Ma com’è possibile che, nel 2025, rubare nei supermercati sembri quasi permesso dalla legge? Passa al prossimo paragrafo per comprendere meglio il contesto normativo e le ragioni di questa assurda impasse.

Intervenire e contrastare i ladri è impossibile: ecco perché

Il senso di impotenza che molti gestori provano di fronte ai furti nei supermercati trova spiegazione anche nei limiti imposti dalla legge alle guardie giurate. Se l’allarme antitaccheggio suona, l’addetto alla sicurezza non può perquisire né la persona né la borsa del sospetto: si tratta infatti di un’azione riservata esclusivamente alle Forze dell’Ordine. Le guardie, pur indossando una divisa e svolgendo un ruolo di vigilanza, restano a tutti gli effetti privati cittadini con una licenza prefettizia.

Non sono pubblici ufficiali, né agenti di polizia giudiziaria e i loro poteri sono molto limitati. Possono invitare qualcuno a fermarsi, intervenire solo se assistono a un furto in atto e, soprattutto, devono subito allertare le autorità competenti. In pratica, se il ladro supera la barriera delle casse senza essere visto con la merce, o se semplicemente si rifiuta di fermarsi, l’addetto non può fare nulla. È così che, di fatto, la legge sembra quasi legittimare chi ruba.