Olio d'oliva (Pixabay)-bitontotv.it
Il trasferimento della manifestazione dalla città al capoluogo, ha suscitato non poche reazioni, tra delusione e disappunto.
Il patrimonio e la ricchezza enogastronomici del nostro Paese sono una delle peculiarità che lo rendono unico al mondo.
Ogni regione, città, paese e territorio, custodisce sapori e profumi unici, protagonisti della dieta mediterranea e di una delle cucine migliori del mondo.
La Regione Puglia detiene un posto d’eccezione nella classifica italiana, specialmente per uno dei suoi fiori all’occhiello: l’olio extravergine di oliva.
Esso è al centro di una delle più importanti manifestazioni della città di Bitonto. Nel corso degli anni ha assunto sempre di più grande rilevanza, non solo a livello regionale ma addirittura nazionale.
Ecco perché la notizia del trasferimento del Galà dell’Olio, ha suscitato non poche polemiche e sembra aver deluso istituzioni, associazioni di categoria e esponenti della politica bitontina.
In particolare, a farsi sentire è stata la voce del consigliere Franco Natilla del gruppo I riformisti-Fronte del Lavoro, non appena ha appreso la nuova sul dislocamento del Galà da Bitonto a Bari.
Il consigliere è intervenuto con una vera e propria nota per esprimere il suo disappunto circa il trasferimento dell’evento dalla città di Bitonto, sede storica, al capoluogo barese. Natilla ha sottolineato come l’evento del Galà trovi le sue radici proprio a Bitonto.
Qui sarebbe nato e cresciuto “grazie all’impegno di produttori locali, associazioni e cittadini” che negli anni hanno partecipato attivamente all’organizzazione e alla promozione del Galà. Il consigliere attraverso la sua nota, rende manifesta la sua profonda amarezza specie verso quelle scelte della politica locale che hanno salutato positivamente la notizia, “il tono trionfalistico con cui l’assessore presenta questa scelta come “una grande opportunità”.
Oppure aggiunge Natilla, prendere in prestito il concetto di “superamento dei campanilismi” non può essere un modo per mistificare l’abbandono di tradizioni e protagonismo. Secondo il consigliere Natilla questo trasferimento non farebbe che penalizzare la città di Bitonto e anche la sua filiera olivicola.
La città ricorda il consigliere nella sua nota è capitale dell’olio extravergine di oliva, così riconosciuta dappertutto. Aggiunge inoltre che “Bitonto non è una succursale di Bari”. Il trasferimento del Galà secondo il parere di Natilla significa “sradicare un pezzo della nostra anima agricola e culturale”. La nota di Natilla si conclude con un auspicio, quello della “valorizzazione della filiera olivicola pugliese” che secondo l’opinione del consigliere ha la sua culla naturale nella città di Bitonto.
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