In Puglia le BOLLETTE sono un salasso: tassa da € 300 per colpa del condizionatore | Ti conviene smontarlo

Edificio con condizionatori (Foto di Annie Spratt su Unsplash) - bitontotv.it
Caro bollette: in Puglia arriva il salasso per colpa del condizionatore: la tassa da 300 euro. Come sopravvivere all’estate?
Succede ogni estate. Appena iniziano le giornate afose, la corsa al telecomando è inevitabile. C’è chi sogna il mare e chi sogna solo di sopravvivere al caldo, possibilmente senza dissanguarsi con le bollette.
Il caldo incalza, il ventilatore arranca, e accendere il condizionatore sembra l’unica soluzione logica. Peccato che poi, un mese dopo, arrivi la vera scottatura: quella in bolletta.
In alcune zone d’Italia – la Puglia in testa – le famiglie stanno iniziando a sentirne il peso. Questa è una vera tassa, fino a 300 euro in più. Un vero salasso.
E con le ondate di calore che si fanno sempre più lunghe e intense, il consumo energetico estivo è ormai un tema anche nazionale. Più della metà delle famiglie italiane ha almeno un sistema di climatizzazione. Ma quanto ci costa?
Puglia: la tassa sui climatizzatori
Con l’aumento delle temperature e l’uso ormai diffuso dei climatizzatori in tutta Italia, diventa fondamentale utilizzarli con un minimo di criterio. Lo dice anche l’Enea, che ha pubblicato un vademecum pieno di consigli utili – niente di complicato, solo buon senso – riportati anche da risparmio.tiscali.it.
A cominciare dalla temperatura: vietato quelle polari in casa quando fuori ci sono i tropici. Abbassarla al minimo non raffresca prima: aumenta solo i consumi. Bastano 2–3 gradi in meno rispetto all’esterno per stare bene. E in molti casi, basta usare la funzione “deumidificazione”, che toglie l’umidità, la vera colpevole della sensazione di afa, senza far girare il motore al massimo.
Il vademecum
Non dimentichiamo poi la manutenzione. Pulire i filtri non è solo una questione igienica, ma anche energetica: se sono sporchi, l’apparecchio lavora di più e consuma fino al 30% in più. E con il prezzo dell’elettricità, quel numerino pesa. Infine, il punto focale è anche dove l’hai installato. Una posizione sbagliata, per esempio dietro tende o armadi, può far salire i consumi in modo esagerato, perché l’aria fredda non riesce a circolare come dovrebbe.
Il posto migliore è in alto, su una parete libera: lì l’aria fredda scende naturalmente e si mescola con quella calda. Semplice fisica, ma spesso ignorata. Un’altra trappola che fa lievitare le bollette è il condizionatore unico in corridoio, magari super potente: non è una scorciatoia, è uno spreco. Ogni stanza ha bisogno del suo microclima, altrimenti si crea solo confusione termica e consumo inutile. E poi ci sono i piccoli accorgimenti: chiudere le tapparelle nelle ore più calde o evitare di aprire le finestre mentre il climatizzatore è in funzione. Non sembrano grandi cose, ma sommate fanno la differenza. Insomma, non serve smontarlo davvero, il condizionatore. Ma usarlo bene sì. Perché il caldo passerà, ma le bollette restano.