In Puglia i MONUMENTI sono tutti “verdi”: in estate danno il loro meglio | Ecco quelli che devi assolutamente vedere

trulli puglia

I tipici trulli pugliesi (Foto di Jacques Savoye da Pixabay) - bitontotv.it

L’Italia è ricca di monumenti, ma in Puglia sono speciali perché sono tutti “verdi”. E l’estate è il momento ideale per andare ad ammirarli. 

Non servono pietre antiche o cupole barocche per sentirsi di fronte a un monumento. In certi casi, basta un tronco rugoso, una chioma ampia e secoli di silenziosa resistenza.

In estate, quando il sole del Sud accende i colori e il paesaggio si fa più intenso, alcuni dei “monumenti” più sorprendenti della Puglia emergono dal verde, maestosi e vivi.

Non stanno nelle piazze principali né in cima ai campanili: affondano le radici nella terra e raccontano storie senza parole.

Ci si arriva magari per caso, lungo un sentiero sterrato, in una masseria o accanto a un piccolo borgo. E ci si ritrova sotto una quercia che ha visto più estati di quante possiamo immaginare, o vicino a un leccio che sembra scolpito dal vento. I monumenti della Puglia sono verdi. E sono bellissimi.

Puglia: qui i monumenti sono tutti verdi

Questi alberi non sono solo natura. Sono testimoni di epoche, sentinelle della memoria. Ogni estate, sotto il cielo limpido della Puglia, offrono ombra e meraviglia a chi ha occhi per fermarsi e guardarli davvero.

Sono 216 gli alberi monumentali ufficialmente riconosciuti in Puglia, distribuiti in 72 comuni, come riporta lagazzettadelmezzogiorno.it.  Un numero che sorprende e conferma quanto questa regione sia profondamente intrecciata al suo paesaggio verde. Alcune città spiccano per la densità di questi giganti verdi: Monte Sant’Angelo ne ospita ben 25, seguita da Brindisi (16), Martina Franca (15) e altre località minori ma ricchissime di biodiversità.

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Ulivi pugliesi (Foto di Mathilde Ro su Unsplash) – bitontotv.it

In estate puoi ammirarli meglio

Le specie arboree sono ben 35, ma è la roverella – una splendida quercia – a dominare il panorama, con 67 esemplari censiti. Seguono il leccio, il cerro, la sughera, il pino d’Aleppo e il tasso. Alberi che, oltre a essere parte integrante del paesaggio mediterraneo, racchiudono storie di famiglie, campi, comunità intere. La provincia di Foggia si prende il primato con 96 alberi monumentali, seguita da Bari (45), Brindisi (25), Lecce e Taranto (22), fino a Barletta-Andria-Trani con 6 esemplari. Un patrimonio diffuso, che merita di essere scoperto anche al di fuori dei classici percorsi turistici.

“Questi alberi non sono semplici piante – afferma la senatrice pugliese Maria Nocco sul sito – sono monumenti viventi che incarnano la nostra identità. Proteggerli significa coltivare un legame profondo con il territorio e costruire un futuro più consapevole e sostenibile.” In estate la natura si fa protagonista, e prendersi il tempo per cercare questi colossi verdi è un gesto semplice e alla portata di tutti.  Magari se non hai mai visitato la Puglia potrebbe essere la scusa buona.