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Rischio grave per gli incendi estivi: il Comune di Bitonto annuncia obblighi e divieti

Uno dei più grandi pericoli del grande caldo è il rischio di vasti e gravi incendi: ecco come lo affrontano le istituzioni pugliesi.

L’estate non è neppure cominciata, guardando al calendario, eppure questo mese di giugno è stato protagonista dell’esplosione del gran caldo.

Tutto il Paese è nella morsa di temperature sopra la media e le previsioni, per i prossimi mesi non sembrano invertire la rotta. Una delle conseguenze più spaventose è quella del fuoco degli incendi, che potrebbero divampare come accaduto in passato.

La Regione Puglia da anni tenta di contrastare questo enorme pericolo, che potrebbe mettere a repentaglio tutto il patrimonio naturalistico di vaste aree del territorio regionale.

Anche quest’anno lo ha fatto attraverso l’emanazione del Decreto del Presidente delle Regione Puglia n.334/2025.

Rischio incendi estivi: il Comune di Bitonto non lascia nulla al caso

È da ieri, domenica 15 giugno 2025 che si è stabilito l’inizio del periodo di grave rischio incendi estivi in aree boscate, cespugliose, arborate e a pascolo con conseguente allertamento del Servizio anti-incendio boschivo regionale.

Con l’intento di prevenire quello che è un rischio latente e grave, che purtroppo si ripresenta puntuale ogni anno oramai, anche il Comune di Bitonto si è messo in moto alla pari delle istituzioni regionali, non lasciando nulla al caso.

Incendio nel bosco (Pixabay)-bitontotv.it

Gli obblighi e i divieti disposti dal Comune

L’amministrazione comunale bitontina ha praticamente integrato quella serie di obblighi e divieti regionali e nazionali, annunciandone altri, al fine di rendere la normativa ancora più puntuale, e si spera efficace, in caso di incendi per cause accidentali.

Attraverso l’ordinanza sindacale n.423/2025 il Comune di Bitonto ha disposto alcune chiare regole per la cittadinanza: entro il 15 giugno 2025, quindi entro la data di ieri, rivolte a “proprietari, conduttori e/o gestori a qualsiasi titolo di fondi rustici, di aree incolte, abbandonate o comunque presentanti fattori di rischio di incendio”.

L’obbligo ha riguardato la realizzazione di opere di difesa passiva al fine di eliminare tutto ciò che potesse essere motivo di rischio d’incendio. Come? Attraverso delle semplici operazioni di manutenzione, come l’aratura, la pulitura dei terreni, specie quelli vicini a boschi o abitazioni e strade, il diserbo. Lo scopo, quello di realizzare le cosiddette “idonee fasce di protezione”.

Per coloro i quali non rispetteranno le disposizioni dell’ordinanza, il Comune potrà provvedere di sua iniziativa alla pulitura e addebitare i costi al cittadino inadempiente. In entrambi i casi, trasgredire gli obblighi, sia comunali che regionali, significa incorrere nel rischio di sanzioni amministrative con multe che vanno da 175 a 1350 euro.

Amalia Allegretti

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Amalia Allegretti

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