Eliminati i PERMESSI 104: da giugno non potranno più essere richiesti | Stretta finale per colpa dei furbetti

Lavoro (foto di Ken Tomita da pexels) - bitontotv.it
Addio permessi della 104: per colpa dei soliti furbetti, dal mese di giugno non potranno più essere richiesti.
C’è una notizia che sta facendo discutere molti lavoratori italiani, soprattutto quelli che ogni mese si ritrovano a fare i conti con il difficile equilibrio tra il lavoro e la cura di un familiare malato.
Una stretta improvvisa sui permessi previsti dalla Legge 104 ha lasciato spiazzati in tanti. Già da giugno, infatti, alcune richieste verranno bloccate a prescindere.
Chi si prende cura di una persona con disabilità grave sa bene quanto siano importanti quei tre giorni al mese concessi dalla 104. Servono per visite, terapie, medicine, ma anche solo per fare compagnia e offrire una presenza affettuosa. Purtroppo però, come spesso accade, l’abuso da parte di pochi ha messo a rischio i diritti di tutti.
Negli ultimi anni non sono mancati i furbetti che hanno approfittato di questi permessi per prendersi giorni liberi senza una reale necessità. Ed è proprio da un caso del genere che è partita la nuova interpretazione della legge, confermata dalla Corte di Cassazione. Il caso ha acceso un campanello d’allarme, e da lì si è deciso di intervenire. Vediamo come.
Eliminati i permessi 104 da giugno
Ma cosa cambia, concretamente? Il punto è semplice e delicato: se il familiare che ha bisogno di assistenza è già ricoverato in una struttura sanitaria, come ad esempio una RSA, allora non si ha più diritto a richiedere i permessi 104. Questo perché, secondo i giudici, la presenza del lavoratore non è più indispensabile, visto che l’assistenza è già garantita da personale specializzato.
La decisione, fa sapere gaeta.it, arriva dopo che un lavoratore è stato scoperto ad usare i permessi per brevi visite, mentre il familiare era già sotto cure costanti in una struttura. Il suo comportamento è stato considerato scorretto, e per questo è stato licenziato. La Corte ha confermato che, in casi simili, il licenziamento è giustificato.
Un bel problema per i lavoratori che ne hanno bisogno
Ovviamente questo non significa che la 104 verrà cancellata del tutto o che chi ha davvero bisogno resti senza tutele. Anzi. Il messaggio è chiaro: quei permessi devono servire a chi è davvero necessario, in situazioni dove l’assistenza non può essere garantita da altri.
Chi si occupa in prima persona del proprio caro a casa, senza aiuti esterni, continuerà ad avere diritto a questo supporto prezioso. Ma chi invece prova ad approfittarsene, anche solo per allungarsi un weekend, rischia grosso. E da giugno, con controlli più severi, sarà difficile passare inosservati.