DICHIARAZIONE DEI REDDITI: se hai moglie e figli scordati il rimborso, tocca a te pagare | Avere famiglia ti svuota il portafoglio

errore 730

Il modello 730 (foto di Mikhail Nilov da pexels) - bitontotv.it

Arriva il 730, ma se hai moglie e figli questa volta non ti tocca nessun rimborso anzi, sarai tu a dover pagare. 

Ogni anno puntuale come una bolletta, arriva il momento del modello 730. Una scadenza che per molti non è solo un obbligo fiscale, ma quasi una speranza. Speranza di vedere qualche euro tornare indietro sul conto corrente, magari dopo un anno di spese, scontrini conservati e calcoli mentali.

Il 730 è comodo, veloce, spesso precompilato e, soprattutto, promette un potenziale rimborso IRPEF. Quando funziona, è una piccola boccata d’ossigeno: soldi che ritornano dopo essere stati versati, frutto di detrazioni e deduzioni.

Chi ha speso per visite mediche, assicurazioni o altri oneri deducibili lo sa bene: questo documento  è uno strumento prezioso. E se tutto fila liscio, il risultato finale è un credito da ricevere direttamente in busta paga o sulla pensione. E i soldi in più, si sa, fanno sempre comodo.

Se tutto fila liscio, appunto. A volte purtroppo il 730 nasconde sorprese amare, soprattutto per chi ha famiglia. In alcuni casi, sarai tu a dover pagare, e nemmeno poco. Altro che rimborso.

Devi pagare se hai moglie e figli

Molti contribuenti iniziano la dichiarazione dei redditi convinti di avere diritto a un rimborso. Hanno fatto tutto in regola, hanno speso e conservato le ricevute. Ma all’arrivo del responso, si ritrovano con un amaro conguaglio a debito. Dove sta l’errore?

In realtà, come spiega anche investireoggi.it, tutto parte da un’abitudine: quando si viene assunti, si compila il modello per le detrazioni, indicando anche i familiari a carico. Questa scelta consente al lavoratore di pagare meno IRPEF in busta paga, mese dopo mese. Ma c’è un problema: se i familiari nel frattempo iniziano a guadagnare, rischiano di non essere più a carico, e nessuno lo comunica.

dichiarazione redditi
La dichiarazione dei redditi (fonte wikicommons) – bitontotv.it

Meglio mettersi in regola

La legge è chiara: un familiare è fiscalmente a carico solo se non supera certi limiti di reddito (2.840,51 euro l’anno, oppure 4.000 euro se ha meno di 24 anni). Ma se un figlio o il coniuge inizia a lavorare anche solo per qualche mese, e supera quella soglia, non può più essere considerato a carico. Continuare a dichiararlo tale è un errore che si paga caro.

Il risultato? Le detrazioni ricevute in anticipo durante l’anno si rivelano indebite. Ecco che il rimborso tanto atteso si trasforma in una restituzione forzata allo Stato. Tutto per una semplice dimenticanza: non aver aggiornato il modello detrazioni. Morale della favola: avere famiglia è bello, ma quando si tratta di fisco, fai sempre molta attenzione ai dettagli.