Intervento Carabinieri (Canva)-bitontotv.it
L’intervento decisivo dei Carabinieri, in un giorno di festeggiamenti per la città, che si è concluso con un arresto.
Prevenire le attività illecite, contrastare i reati, aumentare il livello di sicurezza in paesi e città, è uno dei compiti più difficili per istituzioni e Forze dell’Ordine.
Criminalità organizzata, furti, violenze, spaccio, e troppo altro ancora minano quotidianamente il loro lavoro, oltre che la sicurezza dei cittadini.
Neppure una città in festa, ferma le cattive intenzioni della criminalità e della delinquenza: le celebrazioni per la Santa Patrona, Maria SS Immacolata, non sono state un deterrente.
Una consueta attività di controllo del territorio, per prevenire e contrastare l’attività illegale di spaccio e la detenzione illegale di armi, è stata l’occasione per intervenire.
I Carabinieri di Bitonto si sono trovati davanti una situazione molto grave, in quella che sembrerebbe essere una casa abbandonata nei pressi di una strada del centro storico della città, in vico Fiorito.
Lunedì 26 maggio, appena trascorso, nel pieno dei festeggiamenti, gli uomini delle Forze dell’Ordine hanno sorpreso un uomo, un 34enne del luogo, in quella che sembrava essere più una base per attività illecite che un’abitazione.
L’intervento ha condotto al sequestro, da parte degli agenti della Stazione dei Carabinieri, dell’arma, una pistola calibro 9, che sembrava essere anche funzionante e munita di caricatore pieno di ben 4 cartucce calibro 38, che dalle prime indagini e dalle dichiarazioni degli uomini delle Forze dell’Ordine recava “una matricola verosimilmente non censita nella banca dati. Ma l’uomo non deteneva solo illegalmente l’arma.
Sequestrati anche 70 grammi di cocaina, divisi in numero di 68 dosi, 281 grammi di hashish, per 57 dosi, e 520 grammi di marijuana, in numero di 231 dosi, oltre a materiale utile al confezionamento delle dosi. Un bottino di sostanze stupefacenti più che rilevante, circa 871 grammi in totale.
Inoltre l’uomo aveva con sé anche denaro contante per la somma di 3.160 euro che sempre da una prima ricostruzione dei Carabinieri potrebbero essere ricavi ottenuti dall’attività illegale di spaccio. Secondo le prime ricostruzioni, sembra essere venuto alla luce “un collaudato sistema di cessione di stupefacenti.
Un sistema “attuato con l’uso di intermediari ed un rudimentale sistema formato da una corda e una molletta, con cui venivano consegnate le dosi in cambio di soldi, evitando contatti diretti con gli acquirenti”. Infine sono stati sequestrati all’uomo anche quelli che sembravano essere appunti di contabilità collegabili alle presunte attività illecite. Tutto questo ha naturalmente condotto all’arresto del 34enne che è stato trasferito nel carcere di Bari.
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