Arrivate le comunicazioni dell’AGENZIA DELLE ENTRATE: o paghi entro il 9 giugno o ti bloccano il conto | Sembra una minaccia, ma non lo è

Agenzia delle Entrate (Depositphoto) - Bitonto.it
L’Agenzia delle Entrate ha inviato una comunicazione urgente: ecco cosa c’è scritto (e perché in molti sono preoccupati)
Sono arrivate le nuove comunicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.
Purtroppo, chi non paga entro il 9 giugno rischia il blocco immediato e automatico del conto corrente.
A molti è sembrata una vera e propria minaccia, ma si tratta di una procedura reale.
Ma cosa sta succedendo davvero? Continua a leggere per scoprirlo.
Agenzia delle Entrate: se non paghi entro la scadenza ti bloccano il conto
Sono già in arrivo le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e il messaggio è forte e chiaro: chi non regolarizza i propri debiti entro il 9 giugno rischia il blocco automatico del conto corrente. Migliaia di contribuenti stanno ricevendo avvisi che richiamano l’urgenza del pagamento di cartelle esattoriali o debiti pregressi. La scadenza non è flessibile: se entro la data indicata non viene effettuato il versamento dovuto, potrebbero procedere al pignoramento diretto dei conti bancari.
Per molti si tratta di una vera e propria stangata, soprattutto in un periodo economico già complesso. La severità della comunicazione, in particolare, hanno spiazzato più di un contribuente. Non stupisce che siano giorni frenetici per chi si sta affrettando a sistemare la propria posizione. Ma da dove nasce davvero questa urgenza? E cosa si può fare per evitarla? Per avere tutti i dettagli, passa al prossimo paragrafo.
La verità dietro le comunicazioni in arrivo: cosa sapere
Calma, non farti prendere dal panico: la situazione è seria, sì, ma non si tratta di un blocco automatico e immediato che riguarda tutti indistintamente. La data del 9 giugno, infatti, è quella entro cui va saldata la rata della rottamazione quater, la misura introdotta per permettere ai cittadini di estinguere debiti con il fisco senza sanzioni né interessi. Chi non rispetta questa scadenza perderà il diritto a pagare in forma agevolata e non potrà più rateizzare il debito residuo.
Da quel momento, l’intero importo tornerà esigibile in un’unica soluzione, con il rischio che partano le normali azioni di riscossione. Tra queste c’è anche il pignoramento del conto corrente, ma solo come ultima ratio e previa procedura. L’Agenzia delle Entrate può infatti attivare strumenti coattivi per recuperare le somme dovute, ma non è detto che accada subito o automaticamente. L’importante, in questi casi, è mantenere la calma, informarsi correttamente e, se necessario, chiedere supporto a un CAF o a un professionista.