Addio alle GRIGLIATE ESTIVE: divieto assoluto e € 200 di multa per i trasgressori | Le pattuglie controlleranno tutti i giorni

Scatta il divieto grigliate: ecco cosa sapere

Scatta il divieto grigliate (Foto: Canva) - Bitonto.it

Diciamo definitivamente addio alle grigliate estive tra amici, la multa per chi trasgredisce è di € 200. Scattati controlli a tappeto.

È tutto vero: scatta il divieto assoluto di grigliate.

Chi non rispetta la nuova norma rischia fino a 200 euro di multa.

Una stretta che rovina i piani di molti, proprio ora che arrivano le belle giornate.

Cosa ha portato a questa decisione così rigida? Continua a leggere per scoprirlo.

Proibite le grigliate: pesanti sanzioni per chi non rispetta la norma

Con l’arrivo delle giornate calde e soleggiate, in molti avevano già tirato fuori barbecue e carbonella, pronti a godersi pranzi all’aperto con amici e famiglia. Ma quest’anno le cose andranno diversamente: è stato introdotto un divieto assoluto di grigliate, con multe salate per chi non rispetta la normativa. Si parla di sanzioni abbastanza pesanti, capaci di arrivare fino a 200 euro.

Una misura che ha colto alla sprovvista tantissimi cittadini, soprattutto in vista dei weekend primaverili ed estivi, quando i parchi e i giardini diventano teatro di convivialità. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali, il divieto non si limiterebbe alle aree pubbliche, ma potrebbe estendersi anche a quelle private, se non vengono rispettati determinati parametri. Le reazioni non si sono fatte attendere: tra chi protesta e chi si adegua, il malumore cresce. Ma da dove nasce davvero questa regola così drastica? Ecco cosa c’è dietro.

Proibite le grigliate: ecco perché e cosa cambia da oggi
Proibite le grigliate: ecco perché (Foto: Canva) – Bitontotv.it

Puoi dire addio alla carne alla griglia: ecco cosa cambia davvero da oggi

Facciamo chiarezza: il divieto non è nazionale né generalizzato, ma riguarda i singoli condomini. Chi vive in un palazzo e sogna grigliate sul balcone deve infatti fare attenzione a una cosa sola: il regolamento condominiale. È proprio lì che possono essere contenute clausole specifiche che vietano in modo assoluto la produzione di fumi e odori sul terrazzo o in altri spazi privati, anche se non superano la soglia della normale tollerabilità prevista dalla legge.

In questi casi, il regolamento prevale sull’art. 844 del codice civile, che tutela il diritto al quieto godimento della proprietà. Quindi sì, accendere un barbecue potrebbe comportare conseguenze legali, soprattutto se i vicini decidono di fare causa: il giudice può intervenire ordinando la cessazione delle immissioni o imponendo modifiche tecniche. In presenza di danni, si può arrivare anche a un risarcimento. Prima di accendere la carbonella, insomma, è meglio controllare cosa dice il proprio regolamento di condominio.