Lo chiamano Borgo delle API, sono loro le abitanti di questo luogo fiabesco | Il miele più buono d’Italia arriva da qui

Api (Foto di Annette Meyer da Pixabay) - bitontotv.it
In Italia c’è il Borgo delle Api. Questi piccoli insetti meravigliosi sono i protagonisti di un vero miracolo: il miele più buono.
In alcuni angoli d’Italia le api non sono solo produttrici di miele, ma vere e proprie custodi di un sapere antico. Qui, la tradizione apistica si tramanda da secoli e si intreccia con la vita quotidiana, diventando parte della cultura locale tanto quanto una festa patronale o una ricetta di famiglia.
Queste piccole lavoratrici trovano rifugio in un territorio dove la natura è ancora protagonista. Prati fioriti, boschi selvatici e una vegetazione autoctona rigogliosa offrono un habitat perfetto per produrre un miele che racconta, al gusto, l’identità di questo paesaggio unico.
Un miele puro, aromatico e ricco di sfumature: dal dolce più delicato a note fruttate o leggermente balsamiche. Ogni varietà riflette la ricchezza floreale del territorio da cui proviene. Gli amanti di questo alimento speciale qui troveranno un prodotto indimenticabile, e un luogo altrettanto magico.
A rendere tutto questo possibile sono generazioni di apicoltori che hanno affinato tecniche sostenibili e rispettose dell’ambiente. La raccolta segue metodi tradizionali che mantengono intatte le proprietà del miele, senza aggiunte artificiali. Ma dove ci troviamo?
Il Borgo delle api: dove il miele è tradizione
In questo territorio, sospeso tra montagna e collina, si trova un borgo dove il miele è molto più di un prodotto: è un simbolo. Un luogo dove storia e natura convivono in armonia, tra antichi mestieri, chiese scolpite nella pietra e fontane che sembrano uscite da un’altra epoca.
Passeggiando tra le sue strade acciottolate, si scopre un centro storico in cui tutto è costruito in pietra, secondo la tradizione degli scalpellini, ormai quasi scomparsi. L’ingresso al borgo è segnato da un arco monumentale, che conduce a una piazza dominata da un palazzo nobiliare e una piccola chiesa seicentesca.
Un luogo magico
Chi ama la natura può spingersi poco fuori dal centro per visitare il Monte Cornacchia, con la sua Panchina Gigante affacciata su un panorama mozzafiato, o esplorare il Bosco Vestruscelli, dove tra querce, rose selvatiche e tartufi, vivono ancora lupi appenninici e, ovviamente, le api. Dove siamo? A Roseto Valfortore, nella provincia di Foggia, in Puglia.
Il momento perfetto per scoprire questo luogo e assaggiare la sua specialità è senza dubbio agosto, quando il borgo si anima con la sagra del tartufo e si celebra anche il miele tartufato, una delizia unica che unisce il dolce al profumo della terra. Un’esperienza da vivere con tutti i sensi.