Logo CIA Agricoltori Italiani Puglia (Facebook) Bitontotv.it
L’indignazione degli Agricoltori Italiani Puglia si fa sempre più incalzante ed arriva la proposta a Emiliano: ecco di cosa si tratta.
Una tale associazione nasce proprio per proteggere e tutelare la figura dell’imprenditore agricolo e le attività legate alla sua professione.
Senza materia prima, però, l’agricoltore non può lavorare ed è per questo che i componenti di CIA Agricoltori Italiani Puglia hanno deciso di avanzare una proposta a Emiliano, riguardo il fotovoltaico e gli oliveti.
Vediamo in cosa consiste questa proposta, quando è stata consegnata e da chi è stata pensata.
Mercoledì 21 maggio, nel corso dell’incontro organizzato da CIA Puglia, nella sede di Finoliva Global Service, a Bitonto, Emiliano ha ricevuto una proposta, pensata con l’intento di tutelare gli oliveti, che sarebbero in pericolo per via del fotovoltaico. È stato Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo Cia Puglia, a studiare nei minimi dettagli la proposta, convinto di dover fronteggiare questa battaglia, in nome di tutti gli agricoltori. Questi ultimi stanno vivendo un periodo complicato. A causa dei dazi, dei rincari dei costi di produzione, dell’avanzamento del batterio Xylella, delle lacune del sistema idrico irriguo, i custodi della terra sono molto preoccupati.
Ad aumentare la loro preoccupazione, poi, ci si mette anche la mano dell’uomo, preso da interessi che vanno contro la sua stessa terra. I componenti di CIA chiedono rispetto per la Puglia, regione simboleggiata dall’olivo. Cosa accadrebbe se queste piante venissero completamente rase al suolo, per fare spazio al fotovoltaico? La produzione agricola e agroalimentare vanno tutelate, ed è per questo che Emiliano ha ricevuto questa proposta, che promette di prendere in considerazione, studiando tutte le possibili soluzioni, per tutelare il patrimonio ambientale e agricolo pugliese.
La proposta di CIA Agricoltori Italiani di Puglia consiste nello spingere a considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune, da preservare e utilizzare per le colture. Inoltre, si chiede esplicitamente di riservare la realizzazione di nuovi impianti solamente in aree industriali, in modo tale da non danneggiare il verde. Inoltre, nella proposta è stato sottolineato anche il voler limitare l’utilizzo di suoli agricoli ai terreni incolti da almeno 5 anni.
Tutte richieste che stanno dalla parte dell’agricoltore e che mirano a preservare le ricchezze di una terra che di terra si nutre. Staremo a vedere, ora, cosa deciderà di fare Emiliano e in che modo opererà. CIA Puglia si impegna e lotta affinché anche le amministrazioni locali possano avere voce in capitolo riguardo il processo autorizzativo.
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